Non profit

Obbligo di sposare le vedove dei kamikaze

Lo impone la fartwa emessa dai capi di Al Qeada per impedire le infiltrazioni della polizia

di Redazione

I capi del gruppo terroristico di al-Qaeda in Iraq hanno emesso una fatwa con cui ordinano ai propri uomini di sposare le vedove dei kamikaze della formazione islamica. Secondo quanto rivela un funzionario della provincia sunnita irachena di Diyala al sito informativo locale ‘al-Sumaria news’, i vertici di al-Qaeda hanno deciso di cambiare strategia per evitare le infiltrazioni dei servizi segreti iracheni nei suoi apparati. In questo modo, infatti, si è giunti a individuare e uccidere due figure di spicco di al-Qaeda, Abu Omar al-Baghdadi e Abu Ayub al-Masri, oltre ad altri dirigenti del gruppo. Per evitare questo pericolo è stata quindi emanata una fatwa interna che ordina ai giovani di sposare anche più di una vedova delle centinaia di kamikaze utilizzati in questi anni dalla formazione jihadista. A queste persone è stato chiesto anche di sposarsi con le figlie dei capi tribu’ della provincia sunnita di Diyala e di vivere nei loro villaggi in modo da rafforzare il legame con la popolazione locale. La strategia del gruppo terroristico iracheno per sfuggire ai blitz dell’esercito ricalca quella ideata da Osama Bin Laden in Afghanistan e che si sta riproponendo da circa un mese in Yemen.

Fonti della sicurezza di Diyala hanno spiegato che, dall’inizio del mese, al-Qaeda ha iniziato a reclutare i miliziani che hanno abbandonato gli altri gruppi armati sunniti. La polizia ha anche lanciato l’allarme circa i tentativi del gruppo armato di reclutare giovani sciiti. In particolare, i responsabili di un attentato compiuto il 21 maggio ad al-Khalis, 15 chilometri a nord di Baaquba, hanno ammesso di essere sciiti e di essere stati reclutati da al-Qaeda per compiere un attacco in una zona sciita. Secondo il capo dei Comitati del Risveglio di Diyala, Hasim al-Majmai, “da quando è stato nominato come ministro della guerra del gruppo Nasruddin Abu Suleiman, al posto del defunto Abu Ayub al-Masri, al-Qaeda ha deciso di cambiare tattica per evitare di essere individuata e colpita dagli organi di sicurezza”. Per questo il capo della polizia locale, Ghalib Atiya, ha assicurato che i suoi agenti “hanno già messo sotto osservazione tutte le vedove dei terroristi islamici nella speranza di capire le prossime mosse del gruppo”.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.