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Obama senza pace: il sito della riforma sanitaria fa flop

Smacco per il presidente eletto dalla rete: la piattaforma informatica che avrebbe dovuto consentire a milioni di americani di ottenere la copertura sanitaria non funziona. Su 20 milioni di visite, solo 500mila registrazioni riuscite, e molte meno polizze. E non è la prima volta...

di Gabriella Meroni

Non c'è pace per la riforma sanitaria di Obama, l'ormai famosa Obamacare. A un mese dal lancio, ovvero dall'apertura delle iscrizioni sul sito HealthCare.gov, il New York Times traccia un impietoso bilancio e snocciola cifre da flop totale: a fronte di 20 milioni di visitatori, solo 500mila persone sono riuscite a completare il processo di registrazione, mentre un numero ancora inferiore ha ottenuto effettivamente la polizza cui avevano diritto. Motivo? Semplice: il sito non funziona.
Certo, Obama è stato sfortunato perché proprio il varo dell'Obamacare ha causato lo shutdown e quindi molti sistemi e uffici sono andati in tilt. Ma anche oggi che lo shutdown è rientrato, e dopo diversi interventi tecnici puntualmente descritti dall'amministrazione della Casa Bianca, i problemi online non sono finiti e milioni di americani rimangono senza la copertura sanitaria che il presidente aveva promesso a tutti, ma soprattutto ai più poveri.
"E' la prima volta nella storia che un presidente chiede pubblicamente scusa perché un sito è giù", ha notato non senza ironia il New York Times, che ha perfidamente messo in fila gli altri fallimenti digitali del presidente che come è noto deve la propria duplice elezione al "popolo del web": da sam.gov, diretto ai fornitori pubblici, costato ai contribuenti 181 milioni di dollari ed entrato in funzione dopo un anno dal lancio, a USAJobs.gov, pensato per chi cerca lavoro nel settore pubblico, costato milioni e rifatto più volte, fino al sistema di archivio digitale dell'FBI, il Sentinel, annunciato nel 2001 ma realizzato solo l'anno scorso. Nel complesso, calcola il quotidiano, negli ultimi 10 anni solo il 6% dei grandi progetti informatici governativi ha avuto pieno successo, mentre tutti gli altri hanno avuto problemi di finanziamenti, ritardi o semplicemente hanno deluso le aspettative degli utenti; il 41% è stato completamente abbandonato. 
 

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