Mondo

Obama: lotta senza frontiera ai narcos messicani

di Paolo Manzo

L’ultima agenzia statunitense a sottolineare l’allarme violenza in Messico è stata settimana scorsa il Dipartimento di Stato. Lo ha fatto dopo l’uccisione di un turista norvegese a Taxco, nello stato di Guerrero, diramando un comunicato in cui sconsiglia fortemente agli Us citizens ogni viaggio non strettamente “per lavoro” al di sotto del Rio Bravo.

L’allarme di avere un vicino “allo sbando”, del resto, è da settimane in cima all’agenda dell’amministrazione di Barak Obama che ha inseritoin cima alle “top priorities” di Washington, assieme all’Afghanistan e alla minaccia dei Talebani, anche il Messico e i suoi cartelli dei narcotrafficanti. Il timore del primo presidente nero della storia Usa, infatti, è che si estenda ulteriormente negli States la violenza dei narcos che solo lo scorso anno ha causato oltre 7mila morti ammazzati nel loro paese, lanciando nuove mode quali la decapitazione e lo scioglimento nell’acido delle vittime.

In realtà, secondo l’ultimo dettagliato rapporto del Dipartimento di Stato risalente allo scorso dicembre, la violenza dei potentissimi cartelli della droga che forniscono il 95% degli stupefacenti consumati negli Usa, in cambio di miliardi di dollari e armi sofisticatissime, è già entrata prepotentemente nel quotidiano degli statunitensi. Basti pensare che Phoenix, in Arizona, è diventata la “capitale” dei rapimenti, con oltre un sequestro al giorno negli ultimi 12 mesi, mentre la “moda” delle decapitazioni dei narcos ha già preso piede a Filadelfia. Insomma, dopo Al Qaeda, la vera minaccia per la “homeland security” statunitense si chiama Messico. E non a caso tra qualche giorno Barak andrà in visita ufficiale da Felipe Calderon con l’obiettivo di arivvare ad una strategia congiunta tra i due paesi per combattere i cartelli che agiscono praticamente indisturbati a cavallo del confine Usa-Messico. Come volevasi dimostrare il muro divisorio progettato da Bush jr. & co. non è servito a nulla in tema di sicurezza e di lotta alla criminalità organizzata.


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