Mondo

OBAMA. Il cambiamento passa (anche) dal vestito

Nuovo dress code alla Casa Bianca: niente giacca e cravatta nei weekend

di Gabriella Meroni

Il via libera lo ha dato lo stesso presidente, che sin dal primo giorno si è fatto fotografare in maniche di camicia nello Studio Ovale. Ed il change è arrivato anche nell’etichetta, il famoso dress code, della Casa Bianca, che negli anni di George Bush imponeva giacca e cravatta in ogni occasione. Già dal primo week end da presidente Barack Obama ha emesso un editto informale che autorizza il business casual per il fine settimana: e ha dato lui stesso l’esempio presentandosi in maglione ad un briefing con il consigliere economico Lawrence Summers sabato scorso. Una mossa che ha scioccato i veterani dell’amministrazione Bush: «Non mi dimenticherò mai una volta che sono andato a lavoro di sabato e sono stato chiamato nell’Ufficio Ovale: avevo pantaloni e camicia, mi ha bloccato sulla soglia e rimproverato per 15 minuti», ricorda Dan Bartlett, ex consigliere di Bush.

L’abbigliamento casual non è l’unica novità che si è registrata in questi primi giorni dell’era Obama alla Casa Bianca. Come era previsto, anche gli orari di lavoro hanno conosciuto uno spostamento in avanti: il presidente arriva in ufficio poco prima delle nove, ben due ore dopo del suo predecessore, che notoriamente ama andare a letto presto e svegliarsi all’alba. Ma non è solo una questione di sonno: il neopresidente preferisce fare la sua ginnastica appena alzato per poi concentrarsi sul lavoro, mentre Bush di solito scompariva a mezzogiorno per la gym. Inoltre, papà Barack non vuole rinunciare a fare colazione con le figlie Malia e Shasa, come del resto cena ogni sera in famiglia, magari poi tornando nello Studio Ovale per lavorare anche fino alle 10 di sera, orari impensabili per Bush che solitamente chiudeva la giornata alle sei del pomeriggio.

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