Mondo

OBAMA. Gay e liberal contro pastore scelto per insediamento

Il predicatore Rick Warren si oppone fieramente ad aborto e nozze omosessuali

di Gabriella Meroni

Finora sono state critiche a mezza bocca, espressioni di delusione in sordina, ma ora Barack Obama deve fare i conti con la rabbia dell’ala più liberal e progressista del partito democratico, che è stata cruciale per la sua vittoria alle primarie. A provocarla è stata la scelta del pastore che pronuncerà l’invocazione durante la cerimonia di insediamento il 20 gennaio prossimo, caduta su Rick Warren, telepredicatore evangelico di Saddleback Church, che si oppone al diritto all’aborto e, cosa che ha fatto infuriare la comunità gay, ha sostenuto il controverso referendum per introdurre il divieto ai matrimoni gay nella Costituzione californiana.

«L’invito al reverendo Warren è un vero attacco alla comunità gay americana: noi ci sentiamo profondamente offesi quando a uno degli architetti e promotori dell’agenda anti-gay viene dato un posto di rilievo in una inaugurazione che passerà alla storia», si legge nella lettera di protesta scritta ad Obama da Joe Solomones, presidente della Human Rights Campaign. «E’ un errore enorme, è vermanete la persona sbagliata», ha detto ancora un altro attivista per i diritti gay californiano, Rick Jacbos. «E’ il primo grande errore di Obama» gli ha fatto eco Kevin Naff, direttore della rivista Washington Blade.

Nonostante il clamore provocato, la scelta di Warren da parte di Obama non è affatto una sorpresa per chi conosce il rapporto profondo con la fede cristiana del presidente eletto. Non solo, per quanto su posizioni conservatrici su aborto e diritti gay, Warren è uno dei leader evangelici che si è allontanato dal tradizionale sostegno alle politiche economiche repubblicane, per un maggiore impegno nella lotta globale alla povertà ed all’Aids e per una politica di sostegno ai meno abbienti.

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