Come il Cristianesimo e Islam possono scoprirsi reciprocamente “rilevanti”? La Fondazione internazionale Oasis cerca di rispondere a tale domanda dal 2004. Da quando è scaturita l’intuizione del cardinal Angelo Scola di costituire un «centro culturale» che potesse favorire la reciproca conoscenza in vista di un incontro autentico.
Oggi
Oasis si dota di uno strumento rinnovato: accanto alla rivista semestrale e ai libri, riparte il sito con una nuova versione grafica (in
italiano,
inglese,
francese,
spagnolo e
arabo) e con la diffusione dei contenuti editoriali sulla pagina Twitter (
italiano e inglese) e sulla quella di Facebook
(italiano e inglese).
«L’ignoranza reciproca tra questi due mondi causa dei rischi gravissimi ed aberranti di fondamentalismo e integralismo. Penso che abbiamo fatto dei passi rispetto a quindici anni fa. Ma occorre uno sforzo maggiore di conoscenza». Con queste parole il card. Scola presentava al Salone del libro di Torino la “terza fase” di Oasis. Un’esperienza culturale, giunta al suo ottavo compleanno, che sprigiona molto interesse nei paesi orientali ma che in Occidente stenta ancora a prendere il largo. E dunque il desiderio è quello ben descritto dal Cardinale: «ll nostro chinarci sull’Islam sta aprendo cruciali questioni per tutto l’Occidente, per tutta l’Europa, per gli USA. Vorremmo che tutto questo potesse interrogare di più».
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