Delle due grandi Convenzioni che furono il prodotto del grande convegno internazionale su ambiente e sviluppo sostenibile tenutosi nel 1992 a Rio de Janeiro, una era dedicata alla Biodiversità. Un termine che da quel momento iniziò a correre sui media e a diffondersi nell?opinione pubblica più avvertita. La biodiversità altro non è che l?insieme mirabile delle specie viventi sul nostro Pianeta: piante e animali, dal più microscopico batterio alle immense balene azzurre. Insomma, tutto quello che qualcuno definisce “creato” e altri “natura”.
In un mondo in cui l?uomo, una specie animale tremendamente dominante e invasiva, sta sconvolgendo equilibri ecologici, estinguendo popolazioni animali e vegetali e rendendo precaria la vita di interi biomi, l?esistenza di aree protette rappresenta una necessità insostituibile e inderogabile. Il fatto di poter mantenere, con vincoli e gestioni oculate e razionali, territori più o meno ampi in una situazione per quanto possibile “naturale”, può garantire a intere specie, a paesaggi unici, a popolazioni (anche umane) legate agli ecosistemi, un futuro più o meno lungo.
Certo, sarebbe ingenuo e utopistico pensare che questo 10% di superficie passabilmente protetto possa garantire il mantenimento di cicli biologici e climatici in una Terra assillata da una popolazione in continuo e drammatico aumento. Pure, la testimonianza di queste aree serve, almeno, a farci capire come potrebbe essere la nostra Terra se le aggressioni inconsulte venissero a cessare.
Il sistema delle Oasi del WWF, creato da una associazione privata grazie all?impegno, alla passione e alla competenza dei suoi soci, costituisce un esempio concreto e tangibile di come, anche in un Paese che vanta una densità di 192 abitanti a chilometro quadrato, popolato, coltivato, percorso, bruciato, pascolato, cementificato, bonificato, disboscato da almeno 10mila anni, si possa tutelare un patrimonio diffuso e prezioso.
è per questo che la Giornata delle Oasi del WWF che si terrà il 2 maggio, rappresenta un episodio fondamentale nella vita della più grande associazione ambientalista d?Italia e del mondo.
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