Cultura

O la borsa o la “Vita”, informazioni per il futuro

le prospettive Nel 2009 con ottimismo e nuove tecnologie

di Redazione

Nonostante la gelata economica e la crisi dell’editoria, il 2008 è stato un buon anno, perciò iniziamo il 2009 con fiducia e coscienti che economia e società hanno bisogno di buona e libera informazione

I n tantissimi, giustamente, mi hanno chiesto in queste settimane, nel bel mezzo di una crisi durissima, «Come va Vita ? Come approccerete il 2009?». Come sempre, ho cercato di dare delle risposte nella tradizionale riunione di fine anno per dipendenti e collaboratori. Risposte che ora vogliamo condividere anche con voi lettori.
Il 2008 è stato per noi un anno in cui abbiamo fatto un ulteriore piccolo passo avanti acquisendo lettori e fatturato, consolidando perciò quello su cui poggia la nostra impresa, il pilastro del nostro lavoro, l’indipendenza. Chiudiamo il bilancio in pareggio, ed è il nostro obiettivo. Il fatturato di Vita è cresciuto di circa il 3% circa grazie all’incremento degli abbonamenti e dei ricavi dalla pubblicità. I costi sono cresciuti del 2%. Nel 2008 abbiamo completato un piano d’impresa centrando gli obiettivi: mantenere l’equilibrio crescendo e continuando ad investire; investire sull’innovazione tecnologica; investire sulla dignità del nostro lavoro e della sua strumentazione; allargare la nostra rete includendo; influenzare i decisori. Considerata la gelata degli ultimi mesi nell’economia e il disastro industriale e di identità del settore in cui operiamo, l’editoria, possiamo dire che il 2008 è stato una buona annata. Nonostante si chiuda con una notizia triste, la morte di Carlo Caracciolo. Vita è stata la sua ultima iniziativa editoriale, m’interessa ricordarlo qui perché rende evidente nei fatti e in una biografia il filo che lega la nostra esperienza a quella di Adriano Olivetti, che ci ha raggiunti proprio attraverso l’interesse di Caracciolo alla nostra esperienza. È una responsabilità in più che abbiamo l’amicizia e il credito che ci ha regalato.
Veniamo così al futuro: che anno sarà il 2009? Il 10 dicembre ho presentato il budget 2009 al consiglio d’amministrazione, che prevede un ulteriore piccolo incremento di ricavi, nella misura del 3%, e un piccolo incremento di costi, circa il 2%. Volevamo elaborare, per il 2009, un nuovo piano d’impresa, ma considerata la recessione e la profonda crisi del settore editoriale, abbiamo deciso di rimandarlo di un anno. Eppure il cda e qualsiasi interlocutore con cui abbia parlato in queste settimane mi dicono che è un budget da pazzi, mi dicono che siamo l’unica impresa ad aver elaborato un bilancio previsionale col segno più. I più ottimisti, mi dicono gli esperti, hanno fatto budget per il 2009 che prevedono un -10% sul fatturato, nel settore editoriale siamo poi intorno al -20/25%.
Eppure, crediamo fino in fondo al budget presentato, lo abbiamo elaborato dopo profonde riflessioni e sulla base di dati e ricerche che abbiamo consultato con frenesia quasi quotidiana. Siamo convinti, e l’ultimo trimestre 2008 ce lo conferma e ce lo dicono i dati delle ricerche, che la partita sui temi della responsabilità sociale e della Csr, nel 2009 sarà più vivace che mai per un’economia in cerca di un’anima e di dati di realtà. Abbiamo anche constatato nell’anno appena concluso la crescita della domanda di comunicazione, e di comunicazione di qualità, del settore non profit. Aumenta infine bisogno d’informazione credibile, indipendente e non profit. Vita è su questi bisogni e valori per loro natura anticlici, Vita è su queste domande per cui la crisi può diventare addirittura un’opportunità.
Certo, occorrerà da parte di tutti noi che lavoriamo a Vita maggior consapevolezza di chi siamo, dei nostri valori, dei nostri stakeholders. Le riflessioni sul piano d’impresa cui stavamo lavorando hanno già innescato delle scelte importanti. Si è completato, per esempio, il progetto d’investimento tecnologico partito due anni fa e che ha visto rinnovare il nostro parco informatico, l’introduzione di telefoni digitali, il nuovo sistema editoriale sino al nostro rinnovato portale, che ha debuttato alla fine del giugno scorso e che, dal 15 gennaio, si incrementerà di nuove sezioni e servizi. E a cui sin d’ora vi diamo appuntamento. Per entrare nel nuovo anno con rinnovato entusiasmo e senza cinismi.

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