Nuvoli: il sintetizzatore vale per fare testamento biologico?

“Le chiedo di verificare se tra gli iscritti all’ordine professionale dei notai della Sardegna vi sia qualcuno che voglia raccogliere le volonta’ del signor Giovanni Nuvoli e se vi sia qualche norma che impedisca ai notai di acquisire le determinazioni di un cliente attraverso uno strumento tecnologico”: è questa la richiesta-appello scritta dalla consigliera regionale della Sardegna Maria Grazia Caligaris (Sdi-Rnp), al presidente dell’ordine dei notai della Sardegna, Roberto Vacca.

Giovanni Nuvoli, 53 anni, di Alghero, da cinque anni e’ tracheotomizzato e immobilizzato a causa della sclerosi laterale amiotrofica. Pochi giorni fa – lo rifgerisce il sito dell’Associazione Luca Coscioni – Giovanni ha detto con la lavagna: ?Non voglio più curarmi. Staccate le macchine?. Non vuole sottoporsi al prelievo ematico, rifiuta tutto tranne i sonniferi. Rifiuta anche gli antidepressivi. Rifiuta anche le visite specialistiche, escluso l?urologo. Rifiuta il cambio della cannula. Vuole alimentarsi ancora con cibi e acqua. Vuole l?integrazione di ossigeno nella ventilazione. Rifiuterebbe le cure in caso di instabilità clinica.

Questo è il testamento biologico di Nuvoli, che a detta della Caligaris si è rivolto a due notai della sua citta’ per dettare le proprie volonta’: “Non potendo esprimersi se non con il movimento oculare – continua la Caligaris – ha chiesto ai notai di acquisire le sue volonta’ attraverso un sintetizzatore vocale che trasforma i segnali volontari degli occhi in parole. Si tratta dell’unico mezzo di comunicazione diretta utilizzabile dal paziente che, in alternativa, si esprime con una lavagnetta facendo scorrere lo sguardo sulle lettere dell’alfabeto. I notai interpellati si sono rifiutati di accogliere le volonta’ del sig. Giovanni Nuvoli in quanto non ritengono il sintetizzatore uno strumento adeguato per garantire l’autenticita’ del messaggio”.