Welfare

Nuovo Isee, i disabili non sono tutti uguali

Il sottosegretario al Welfare Cecilia Guerra in un'intervista anticipa i passaggio cruciali della riforma dell'indicatore economico: le persone diversamente abili saranno divise in tre categorie

di Redazione

Il dado è tratto e a breve il nuovo Isee sarà cosa fatta. Con buona pace delle tante realtà sociali che in questo mesi hanno cercato di modificare la barra del timone del governo Monti. A svelare i contorni del provvedimento è stato il sottosegretario al Welfare, Maria Cecilia Guerra in una interessante intervista rilasciata al Sole 24 ore e firmata da Davide Colombo.

PARAMETRI & BENEFICIARI
Le misure legate alla presentazione (assegni di maternità, assegno alle famiglie con almeno tre figli minori, social card) valgono per quest’anno circa 750 milioni di euro. «Queste risorse non verranno toccate e neppure la platea dei beneficiarti, che potrà cambiare sempre al suo interno, ma non per la dimensione complessiva. I nuovi parametri aumenteranno. Lo Stato fisserà i suoi, le Regioni e i Comuni.

PERCHE’ CAMBIARE
Ma quali sono le criticità che il Governo addebita al vecchio misuratore? Ancora la Guerra: «Oltre il 10% dei soggetti che presentano una dichiarazione Isee ha un Isee pari a zero perché non si tiene conto dei redditi esenti, perché non ci sono franchigie patrimoniali elevate, perché ci sono comportamenti elusivi. ..Stimiamo che, per quanto riguarda i soli dati reddituali, un quarto delle dichiarazioni sostitutive uniche (Dsu) sia sottostimato o non veritiero rispetto a quanto dichiarato al fisco.

I CONTROLLI
Col nuovo Isee aumenteranno i  controlli, ex ante ed ex post. Vediamo come: «Durante i dieci giorni che intercorrono fra la presentazione della Dsu e la certificazione dell’Isee, si attueranno altri controlli, per esempio si avrà la segnalazione se qualcuno non ha indicato il suo conto in banca. Inoltre l’Agenzia delle Entrate effettuerà controlli su liste selettive per accertare le consistenze patrimoniali dei dichiaranti Isee.

DISABILI
Altra grande rivoluzione, la valutazione di disabili e non autosufficienti. D’ora in avanti si introdurranno dei criteri distintivi introducendo «una franchigia che è articolata per grado di disabilità, distinguendo fra disabilità media, grave e non autosufficienza». Inoltre «introduciamo per le ultime due tipologie la possibilità di portare in deduzione larga parte dei costi sostenuti per la propria condizione». Inoltre nel calcolo del nuovo Isee in caso di richiesta di ricovero saranno considerati anche i figli che non appartengono più al nucleo familiare: un modo per garantire una compartecipazione al sostentamento dell’anziano».
 

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