Famiglia

Nuovo debutto per “Cittadini in crescita”

A dieci anni dal numero uno, la pubblicazione del Centro Nazionale di Documentazione per l'Infanzia si propone con un restyling grafico e un indice d'attualità

di Benedetta Verrini

Cittadini in crescita, la rivista di conoscenza e approfondimento del Centro nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza, si rinnova a dieci anni dal primo numero. Un nuovo inizio per una pubblicazione che si vuole porre, nel panorama nazionale, come «l’unico spazio di riflessione specializzato sulle politiche per l’infanzia e l’adolescenza» e che vuole coniugare insieme cultura e ricerca.

Nell’editoriale di presentazione, il presidente del Centro Nazionale Francesco Paolo Occhiogrosso richiama le parole scritte da Alfredo Carlo Moro sul numero uno del 2000: «Il nostro impegno non vuole e non può essere meramente accademico e astratto, guardando in vitro al bambino e alle sue esigenze: la ragione della nostra presenza e della nostra opera sta nel tentativo, ambizioso ma non impossibile, di contribuire a far crescere una cultura nuova dell’infanzia e dell’adolescenza, di stimolare iniziative per rendere più accettabile la condizione di vita dei soggetti in formazione e più ordinato l’itinerario di sviluppo verso una sia pur relativa maturità, di consentire una migliore assunzione di responsabilità degli adulti, spesso tanto atoni, nei confronti delle nuove generazioni».  Parole «tuttora attuali», secondo Occhiogrosso, che possono valere come «punto di partenza della nuova serie di Cittadini in crescita».

Gli obiettivi di Cic sono molteplici, spiega ancora il presidente del Centro nazionale. Prima di tutto «contribuire all’integrazione dei diversi strumenti informativi e documentari realizzati dal Centro nazionale: i Quaderni, la Rassegna bibliografica, il Portale infanzia e adolescenza, la Newsletter telematica». Infatti, Cittadini in crescita tornerà ad avere una periodicità trimestrale e modificherà il proprio campo d’azione rispetto a quello del Portale, più orientato all’attualità. Poi, la rivista vuole «individuare come ambiti privilegiati la riflessione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, sotto il profilo culturale, sociale e di policy» e «raggiungere un pubblico variegato di lettori, in primo luogo operatori e professionisti dei servizi all’infanzia e all’adolescenza e amministratori pubblici, ma anche studiosi e ricercatori». Infine, conclude Occhiogrosso, Cic vuole essere di stimolo al dibattito diffondendo prevalentemente «opinioni, riflessioni, analisi e ricerche esterne alla produzione del Centro nazionale».

Il sommario di questo primo numero, tra le altre cose, propone un intervento di Nigel Cantwell, esperto di politiche per la tutela e la promozione dei diritti dell’infanzia, un’intervista alla scienziata e filosofa indiana Vandana Shiva, un focus sulla Conferenza nazionale dell’infanzia dello scorso novembre e una panoramica sul welfare per l’infanzia e l’adolescenza.

Il quaderno è disponibile per il download gratuito. Dal 15 maggio saranno disponibili le copie cartacee, che possono essere richieste in modo gratuito (salvo l’eventuale contributo per la spedizione) alla Segreteria del Centro nazionale


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