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Nuovo credito d’imposta Calano le agevolazioni

Cambiano i criteri di calcolo sulle assunzioni

di Giulio D'Imperio

Sono il rappresentante legale di una piccola azienda di Caserta del Terzo settore che intende incrementare nel corso del 1999 il numero dei propri dipendenti. Vorrei sapere se potrò richiedere ancora il credito d?imposta e se rispetto al ?98 è cambiato qualche cosa. Gino T., Caserta Risponde Giulio D?Imperio Diciamo subito che il cre dito d?imposta, introdotto dalla L. 449/1997, è stato prorogato anche per il triennio 1999-2001, ma in misura differente rispetto a quanto previsto per il ?98. Infatti il credito d?imposta sarà pari all?importo di lire 1.000.000 per ogni lavoratore in più assunto rispetto a quelli che risultano in forza alla data del 31/12/1998. Va specificato che i destinatari di queste agevolazione risultano essere le piccole e medie imprese, così come definito dal decreto del Ministero dell?Industria del 18 settembre 1997, le quali devono essere in possesso degli stessi requisiti previsti per richiedere il credito d?imposta anche nel 1998. La differenza consiste essenzialmente nella misura dell?agevolazione prevista per ogni lavoratore assunto in più rispetto alla data del 31/12/98. Mentre nel 1998 per il primo lavoratore assunto erano previste lire 10.000.000 e lire 8.000.000 per i successivi, nel 1999 per ogni lavoratore assunto in più rispetto alla data del 31/12/98, è previsto soltanto l?importo pari a lire 1.000.000 annuo per ogni lavoratore. È rimasto invariato invece l?importo massimo di cui un?azienda può usufruire (ovvero lire 60.000.000) in un anno. Va sottolineato inoltre che un?azienda può cumulare questo tipo di agevolazioni con altre previste dalla legge, purché il totale dell?agevolazione non superi l?importo di lire 180.000.000 nel triennio. Un?altra novità è data dal fatto che il credito d?imposta è elevato a lire 3.000.000 quando il lavoratore assunto risulta essere in possesso di un?invalidità superiore al 65%. Infine ricordando che il credito d?imposta non è considerato ai fini del reddito imponibile, bisogna precisare che lo stesso può essere sfruttato ai fini del versamento dell?imposta sul reddito, sia delle persone fisiche (Irpef) sia delle persone giuridiche (Irpeg), che di quello relativo al valore aggiunto (Iva).


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