Leggi

Nuovo comparto vigili del fuoco: sì della Camera

Il testo, che dovrà passare al Senato per l'approvazione definitiva, ha avuto il parere favorevole di tutti i gruppi della Casa delle liberta', della Margherita e di Ap-Udeur. Contrari Ds, Pdci, Ver

di Benedetta Verrini

L’Aula di Montecitorio ha approvato il disegno di legge delega che riforma il rapporto di impiego dei Vigili del fuoco. Il testo, che dovra’ passare al Senato per l’approvazione definitiva, ha avuto il parere favorevole di tutti i gruppi della Casa delle liberta’, della Margherita e di Ap-Udeur. Contrari Ds, Pdci, Verdi e Prc. I si’ sono stati 246; i contrari 107. Si è detto da più parti che il testo inserisce il corpo nel comparto sicurezza e allinea le retribuzioni con il personale di polizia: “Non è esatto” spiega a Vita Antonio Brizzi, segretario generale del Conapo, il sindacato autonomo dei vigili del fuoco. “Il corpo dei vigili del fuoco, con la decisione odierna della Camera non è stato inserito nel comparto sicurezza ma ( vedasi articolato ddl 4347 ) in un autonomo comparto di contrattazione denominato Vigili del Fuoco e Soccorso Pubblico che con il comparto sicurezza non ha nulla in comune se non il rapporto di impiego in regime di diritto pubblico anzichè privatistico. Magari – sottolinea Brizzi – fossimo davvero entrati nel comparto sicurezza, almeno avremmo veramente avuto quell’allineamento delle retribuzioni, ma che invece sarà quantificabile in circa 20 euro nette al mese, che sono ben distanti dall’ adeguamento agli stipendi delle forze del comparto sicurezza”. Il rapporto di lavoro dei Vigili del fuoco passera’ dunque ”dal regime privatistico a un’autonoma disciplina di diritto pubblico”. La riforma si applichera’ solo al personale permanente. L’articolo 2 del Ddl assegna al governo la delega per la disciplina dei contenuti del rapporto di lavoro e l’esecutivo avra’ 12 mesi di tempo per emanare i decreti legislativi. I fondi stanziati per la riforma e per adeguare le retribuzioni dei Vigili del fuoco alle altre forze del comparto sicurezza saranno pari a circa 40 milioni di euro per il triennio 2004-2006. Il deputato della Margherita Enzo Bianco, ha difeso il provvedimento sostenendo che il suo gruppo ha detto si’ perche’ ”cresce in Italia la domanda di sicurezza e il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco deve contribuire a rispondere a questa domanda”. Di parere contrario Roberto Guerzoni (Ds) che ha spiegato il ‘no’ della Quercia osservando che ”questa legge delega non da’ nessuna risposta in positivo ne’ alle esigenze dei vigili del fuoco ne’ alle richieste dei cittadini. Si tratta solo di un arretramento nell’organizzazione della funzione esercitata dai vigili del fuoco”. Analogo il commento di Graziella Mascia (Prc): ”Se anche il Senato approvera’ questo provvedimento il 64% delle risorse destinate al pubblico impiego verranno trasferite alla Difesa”. ”Con questo ddl – incalza Mauro Bulgarelli (Verdi) – si stravolgono le finalita’ storiche del corpo dei pompieri da sempre impegnato nella protezione civile, nella tutela della popolazione e nell’ambiente. Se verra’ approvato anche in Senato sara’ infatti possibile utilizzare squadre di vigili del fuoco in operazioni di ordine pubblico. In occasione del G8 di Genova essi rifiutarono di intervenire da opra in poi non potranno piu’ farlo…”. Favorevole all’approvazione del provvedimento e’ stata invece Forza Italia. ”Un risultato positivo – ha dichiarato Gianfranco Blasi – che finalmente che porta i vigili del fuoco al rango degli altri corpi di difesa dello Stato rendendo il rapporto di impiego del personale, piu’ idoneo alle mansioni da lui svolto”. A favore del testo appena approvato dalla Camera si sono espressi anche l’ Ap-Udeur, An e l’Udc. ”E’ un riconoscimento – ha dichiarato remo Di Giandomenico – all’azione svolta dal corpo dei vigili del fuoco in tutti questi anni. Il passaggio sara’ graduale e ci saranno progressivi allineamenti anche di indennita’. Non saranno piu’, insomma, un corpo di serie ‘B”’. Voci e posizioni che si confrontano con quella del segretario generale Conapo: “Il 9 febbraio abbiamo organizzato una manifestazione davanti a Montecitorio proprio affinchè i vigili del fuoco potessero entrare nel comparto sicurezza e non in questo comparto da soli dove non c’e’ garanzia di equiparazione economica con i ben piu copicui stipendi ed indennita delle forze di polizia” sottolinea. “I Vigili del Fuoco, a fronte di un organico di circa 27.000 unità, hanno consegnato al Governo circa 20.000 firme per entrare a far parte del vero comparto sicurezza e non di questa soluzione di compromesso senza certezze di equiparazione economica con le forze di polizia”.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA