Nuovi membri Ue: vademecum per il lavoro in Italia

Sulla homepage del sito del ministero del Welfare (www.welfare.gov.it) è stato pubblicato il vademecum per l’accesso al lavoro dei cittadini dei nuovi Stati membri (Repubblica Ceca, Estonia, Cipro, Lettonia, Lituania, Ungheria, Malta, Polonia, Slovenia, la Repubblica Slovacca). La guida, consultabile in italiano e in inglese, è stata ideata per dare informazioni ai cittadini dei nuovi Stati membri, ai datori di lavoro e a chi opera nel settore e per illustrare le modalità per l’accesso al lavoro dipendente in Italia durante il periodo transitorio. Nell’introduzione si legge infatti che il Governo italiano ha ritenuto opportuno porre ai lavoratori dipendenti provenienti dai nuovi Stati membri, nei primi due anni, alcune limitazioni all’accesso al mercato del lavoro, anche al fine di evitare il rischio di perturbazioni di quest’ultimo. “Per questa ragione” spiega il ministero, “è stato emanato un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che fissa in 20.000 unità la quota di cittadini neocomunitari ai quali sarà consentito l’accesso al mercato del lavoro italiano per l’anno 2004. Si tratta di una scelta coerente con i principi fondamentali che informano il regime transitorio, che garantisce ai cittadini degli otto Paesi di nuova adesione condizioni di accesso al mercato del lavoro italiano, da un lato, non più restrittive di quelle esistenti alla data della firma del trattato di adesione, e dall’altro, più favorevoli rispetto a quelle applicate ai cittadini di Paesi terzi”. Il vademecun contiene le procedure per l’esercizio del lavoro autonomo e per quello dipendente, con i necessari riferimenti normativi; illustra le regole per gli accessi nell’ambito delle quote e anche fuori quota; contiene un dizionario con le parole-chiave.