Politica

Nuovi Lea, avviato oggi l’iter in Parlamento

Relatrice del provvedimento, atteso da 16 anni, è Elena Carnevali (Pd). Il decreto del Governo andrà ad aggiornare i livelli essenziali di assistenza e il nomenclatore per le protesi ed ausili

di Redazione

È iniziato oggi pomeriggio in commissione Affari sociali della Camera l'esame dello schema di decreto varato dal Governo per l'aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza e del nomenclatore per le protesi ed ausili. Elena Carnevali (Pd) è la relatrice del provvedimento. «Sono più di 15 anni che si attende una revisione organica e l’aggiornamento dell'ormai datato DCPM del 2001; svolgeremo un lavoro approfondito nel rispetto delle aspettative dei cittadini e di tante persone con disabilità», ha detto Elena Carnevali deputata del Pd e relatrice del provvedimento.

Lo schema di decreto aveva visto l'accordo in Conferenza Stato-Regioni lo scorso 7 settembre: da allora tante volte cittadini e associazioni hanno chiesto un rapido avvio del passaggio parlamentare: dopo questo passaggio obbligatorio nelle commissioni competenti, sia alla Camera sia al Senato, per l'espressione del parere, il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri potrà essere approvato definitivamente.

«È un provvedimento complesso e corposo, che stabilisce l'esigibilità del diritto delle prestazioni sanitarie di assistenza ambulatoriale, ospedaliere e distrettuali, oltre agli ausili e alle protesi fondamentali per la vita di molte persone in condizione temporanea o permanente di disabilità o malattia», ha spiegato la relatrice in una nota. I nuovi Lea hanno radici nel Patto della Salute (2014-2016) un finanziamento di 800 milioni di euro previsto già nella legge di stabilità del 2016. «Possiamo essere orgogliosi di essere all'ultimo miglio, arrivando ad alzare l'asticella nella tutela della salute, offrendo nuovi e più moderni ausili fondamentali per garantire una migliore qualità della vita per le persone con disabilità e ridefinendo e ampliando gli elenchi delle malattie rare e croniche ed invalidanti che danno diritto all'esenzione».

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