Non profit
Nuove tecnologie studiano le patologie tumorali
Disponibile presso il Centro di Ricerca dell’Università Milano-Bicocca (sede di Monza) l'innovativo Genome Analyzer
di Redazione
Presso il Centro di Ricerca diretto dal professor Carlo Gambacorti Passerini, che opera all’interno del Dipartimento di Medicina Clinica (della Facoltà di Medicina dell’Università di Milano-Bicocca, diretto dal professor Enrico Pogliani), è stato installata una piattaforma Genome Analyzer IIx (Illumina), capace di sequenziare l’intero genoma umano nell’arco di una settimana, con lo scopo di mettere queste moderne metodologie al servizio dello studio e della terapia delle patologie tumorali. Lo sviluppo delle nuove tecnologie di sequenziamento del Dna di seconda generazione ha consentito un enorme passo avanti nella capacità di analizzare il genoma dei più svariati esseri viventi: dal piccolo genoma virale ai più complessi cromosomi batterici fino ai 3 miliardi di basi del genoma umano.
Per sfruttare le enormi potenzialità di tale sistema nel campo oncoematologico, il team di ricerca guidato dal professor Gambacorti ha messo a punto un sistema di software multipiattaforma capace di effettuare l’analisi comparativa del genoma codificante di cellule tumorali e della controparte sana, identificando così rapidamente e con elevata specificità l’insieme delle lesioni genetiche somatiche responsabili dell’insorgenza delle patologie neoplastiche. Questa conoscenza delle lesioni genetiche che causano un certo tipo di tumore in un determinato paziente, rappresenta la conoscenza indispensabile per poter utilizzare successivamente terapie specifiche ed efficaci. Tale sistema è stato implementato tra la fine del 2009 e la prima metà del 2010 ed è attualmente in uso per la caratterizzazione dei meccanismi molecolari di insorgenza di alcuni tipi di leucemie. Si tratta di una disponibilità quasi unica in Italia, che sottolinea quanto il Centro di Ricerca dell’Università di Milano–Bicocca, situato presso la sede di Monza, sia un punto di riferimento internazionale nel campo della ricerca in Ematologia e Oncologia.
Oltre alle ricerche sul sequeziamento del genoma dei diversi tumori ematologici, presso il laboratorio di ricerca diretto dal professor Gambacorti Passerini, si studiano i meccanismi molecolari di sensibilità e resistenza ad imatinib e ad altri farmaci in cellule leucemiche Bcr/Abl+. Queste ricerche sono finanaziate in parte da Airc (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro) e dalla fondazione Cariplo. Nel laboratorio lavorano sei post-doc, ricercatori che hanno maturato una notevole esperienza nel campo della ricerca ematologica, sei dottorandi di ricerca in ematologia sperimentale e due tecnici (un lab manager e un tecnico dedicato allo stoccaggio di campioni biologici).
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