Non profit

Nuove strategie per “euro in tasca”

Euro, in ritardo la preparazione e l'informazione per i cittadini e le imprese: la Commissione corre ai ripari.

di Redazione

Un programma di strategia di comunicazione è stato varato dalla Commissione, per gli anni 2000 e 2001, per recuperare il terreno perduto in questi anni. Il progetto propone tra le altre azioni, la fissazione di indicatori precisi per misurare i progressi compiuti nei vari paesi nell’opera di avvicinamento all’era dell’euro. La scadenza del 2002 (data in cui la moneta unica sostituirà quelle nazionali) si avvicina a grandi passi, ma l’uso dell’euro nel mondo delle imprese e da parte dei privati cittadini è stato minore del previsto, con il rischio che migliaia di imprese rinviino gli adeguamenti interni fino all’ultimo momento creando strozzature e confusione tra i consumatori. I metodo proposto da Bruxelles è quello di fissare degli obiettivi precisi di riferimento da centrare in determinate scadenze, per l’ultima fase della campagna di informazione “euro in tasca”. Per la Commissione dunque il 2000 è l’anno dedicato alla sensibilizzazione delle imprese, mentre nel 2001 ci si dovrà concentrare sull’opinione pubblica e sulle categorie più svantaggiate della popolazione.

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