Sostenibilità

Nuove sfide. Le fonti rinnovabili. Una polizza vita di nome Eolo

Con il carbone possiamo tirare avanti altri 200 anni. Ovviamente con i polmoni pieni di CO2. Se invece teniamo alla salute... (di Andrea Masullo).

di Redazione

La sorprendente evoluzione tecnologica di questo ultimo secolo, senza precedenti nella storia, si è innestata sul percorso tracciato dalla rivoluzione industriale che ha avuto la sua prima affermazione nell?Europa dell?800, basandosi su una disponibilità di combustibili fossili a buon mercato e in quantità tale da potersi ritenere illimitata in relazione ai consumi dell?epoca. Tutto lo sviluppo tecnologico che ne è conseguito si è fondato su questo presupposto. Oggi ci troviamo in una situazione totalmente nuova; le risorse fossili non appaiono più illimitate, al punto che il loro controllo è divenuto uno dei principali motivi di conflittualità internazionale. Di petrolio ce ne è ancora per pochi decenni, così pure di metano; tuttavia il carbone ci potrebbe consentire di proseguire sulla strada attuale forse per altri 200 anni. Ma si presenta un nuovo limite dinanzi a questa possibilità: se bruciassimo tutto il carbone esistente, le concentrazioni di CO2 in atmosfera potrebbero addirittura risultare decuplicate, con sconvolgimenti climatici dalle conseguenze catastrofiche sugli ecosistemi che minaccerebbero la sopravvivenza di gran parte dell?umanità. Le fonti rinnovabili possono essere la soluzione? Se fosse solo un problema di quantità, la risposta sarebbe sicuramente affermativa: le risorse rinnovabili sono di gran lunga più abbondanti di quelle fossili. è evidente che le fonti rinnovabili sono potenzialmente in grado di fornire molta più energia di quelle non rinnovabili e di farlo per sempre. Il sole manda sulla Terra ogni anno una quantità di energia pari due volte e mezza l?energia ottenibile da tutte le risorse fossili oggi conosciute; e mentre la prima si rinnoverà ogni anno, la seconda può essere utilizzata ovviamente una sola volta. Il potenziale annuo eolico è 5mila volte superiore a tutta l?energia utilizzata nel mondo nel 1998. è evidente che solo in parte questa energia potrà essere sfruttata dall?uomo. Oggi ne sfruttiamo una quota irrisoria; bisogna sviluppare le tecnologie adatte per sfruttare a pieno queste enormi potenzialità. Il problema è quindi di qualità. Le fonti rinnovabili possono sostituire le fonti fossili nell?attuale sistema energetico tecnologico solo in piccola parte, in quanto il sistema è costruito su misura per le caratteristiche delle fonti fossili: grandi centrali termoelettriche e rete capillare di elettrodotti. Anche i costi dipendono da questo: alle piccole potenze le fonti rinnovabili sono già oggi le più economiche. Sostituire le fonti fossili con quelle rinnovabili significa ridisegnare l?intero sistema energetico e produttivo, sviluppando le tecnologie adatte alle caratteristiche di queste ultime. Si tratta di intraprendere una nuova rivoluzione tecnologica, lunga e faticosa ma in grado di portare tutta l?umanità, e non solo una parte, a orizzonti futuri di benessere e minore conflittualità, evitando un futuro incerto, limitato e segnato da drammatiche previsioni.

Andrea Masullo


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