Mondo

Nuove sanzioni Ue contro lo Zimbabwe

Si va verso un irrigidimento delle sanzioni dell’Unione europea contro gli uomini d'affari del Paese africao

di Redazione

In arrivo sanzioni dell?Unione europea contro uomini d?affari di primo piano dello Zimbabwe, lo rende noto l’agenzia missionaria Misna. Attualmente è in vigore un provvedimento che riguarda il congelamento dei beni e il divieto di accesso nel territorio dell’Ue per il presidente Robert Mugabe e per 19 suoi stretti collaboratori. L?iniziativa – ricorda l’agenzia Misna – risale alle elezioni dello scorso marzo, in risposta all?espulsione dell?ambasciatore svedese presso le Nazioni Unite, Pierre Schori, incaricato di guidare gli osservatori europei nelle operazioni di monitoraggio. Mugabe, tuttavia, ha formalmente rotto il divieto recandosi a Roma, lo scorso mese, per partecipare al vertice mondiale della Fao. ?La situazione politica dello Zimbabwe è andata di male in peggio in questi ultimi mesi,” ha dichiarato oggi Glenys Kinnock, parlamentare europeo socialista. “E? dunque inevitabile rafforzare la nostra posizione di condanna. Dobbiamo colpire l?elite del Paese, ostacolando la loro entrata in Europa per viaggi di piacere e per incontri di qualsiasi tipo.” Secondo gli analisti, tuttavia, l?effetto delle sanzioni, per il momento, non avrebbe prodotto e non sarebbe in grado di produrre gli effetti desiderati. Alcuni diplomatici europei ritengono che sanzioni economiche più rigide porterebbero a un indebolimento proprio di quella parte di popolazione del Paese che l?Ue sta cercando di proteggere. Una forte presa di posizione in merito era stata recentemente espressa dal ministro degli esteri dello Zimbabwe, John Nkomo, secondo cui ?Come stato sovrano ci deve essere consentito di governare il nostro Paese?. Nkomo ha escluso che sia in atto un aumento della violenza politica sul territorio nazionale. In risposta alle dichiarazioni Ue, Nkomo oggi ha polemicamente dichiarato: ?Noi non abbiamo bisogno di andare a fare shopping in Europa. Ci sono molti negozi anche qui, la gente può tranquillamente fare shopping in Zimbabwe. L?Europa, del resto, non è che una parte del mondo?. La tensione esistente tra Zimbabwe e Ue è dovuta soprattutto ai difficili rapporti del governo Mugabe con la Gran Bretagna, ex Paese colonizzatore. Londra e Harare sono entrati in rotta di collisione quasi due anni fa, quando Mugabe ha ridato nuovo slancio ad una politica agricola basata essenzialmente sulla ridistribuzione delle terre. Un programma che è andato a cozzare contro gli interessi dei potenti contadini di origine europea, i cosiddetti “white farmer”. 400mila bianchi che detengono oltre il 70 per cento dei terreni coltivabili del Paese.


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