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Nuove misure fiscali per gli Enti di Terzo Settore, l’Ok del Senato
Dopo la Camera dei Deputati, anche il Senato ha approvato nuove misure fiscali per gli Enti di Terzo Settore (ETS), che modificano quelle introdotte dal Codice del Terzo settore. Tutte le novità
di Redazione
Dopo la Camera dei Deputati, anche il Senato ha approvato nuove misure fiscali per gli Enti di Terzo Settore (ETS), che modificano quelle introdotte dal Codice del Terzo settore.
Grazie a queste norme, sarà più facile per gli ETS mantenere la natura non commerciale delle loro attività di interesse generale, in virtù di una serie di previsioni che ampliano la portata di questa definizione.
Le realtà più piccole saranno preservate dal rischio di penalizzazioni burocratiche o maggiori oneri fiscali, mentre verranno drasticamente ridotte, per tutti gli Enti di Terzo Settore, le imposte sugli atti e le convenzioni onerosi sottoscritti con la Pubblica amministrazione per lo svolgimento delle attività di interesse generale.
Alle Associazioni di promozione sociale sarà riconosciuta l’irrilevanza fiscale degli scambi tra il socio e l’associazione, nel rapporto con la rete e tra le stesse organizzazioni aderenti. Infine, sarà incentivata la patrimonializzazione delle imprese sociali.
È un traguardo importante verso la conclusione della riforma del Terzo settore iniziata cinque anni fa: ora manca solo l’autorizzazione definitiva della Commissione europea.
“A pochi giorni dal via libera della Camera dei Deputati, anche il Senato approva le nuove misure fiscali per il Terzo settore. Siamo soddisfatti della conclusione, tanto attesa, di questo iter in Parlamento. Ora manca l’ultimo step: l’autorizzazione definitiva della Commissione europea»,dichiara Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Nazionale Terzo Settore.
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