Cultura

Nuove condanne a morte. Sit-in di Cgil, Cisl e Uil all’ambasciata

I sindacati si mobilitano contro il governo di Ahmadinejad che ha condannato alla pena capitale altre nove persone

di Redazione

Cgil, Cisl e Uil condannano «la decisione del governo iraniano di eseguire altre nove condanne a morte di dissidenti che hanno preso parte alle manifestazioni di protesta dopo le contestate elezioni presidenziali del 12 giugno 2009». Così una nota unitaria dei sindacati annuncia un’iniziativa congiunta di protesta nei confronti proprio del governo iraniano. «Cgil, Cisl e Uil», si legge nella nota, «invitano le lavoratrici e i lavoratori, gli attivisti per la pace e per i diritti umani ad una mobilitazione immediata il 5 febbraio prossimo alle ore 10,30 di fronte alla Ambasciata della Repubblica Islamica di Iran a Roma, Via Nomentana, n. 363. Durante la manifestazione sarà organizzata una raccolta di firme contro la pena di morte».
I sindacati, dopo aver ricordato che le ultime condanne a morte seguono l’impiccagione, il 28 gennaio scorso, di due giovani dissidenti, «condannano le continue violazioni dei diritti politici e
sindacali, la discriminazione nei confronti delle donne, delle minoranze religiose ed etniche, diritti repressi con la violenza e l’arbitrio» e «chiedono al Presidente Ahmadinejad, come gesto distensivo e pacificatore, la cancellazione delle condanne a morte e la liberazione dei dissidenti arrestati». Inoltre, chiedono che «il governo italiano, l’Unione Europea e il Consiglio di Sicurezza delle
Nazioni Unite adottino al più presto adeguate sanzioni politiche, economiche e commerciali nei confronti del regime iraniano per fermare questa ennesima violazione della moratoria contro la pena di morte approvata in sede Onu».


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