Volontariato
Nuova vita al QT8! Così rinasce un quartiere
In occasione di Museo City, un’opera collettiva inaugura il rilancio dell’ex Mercato Comunale destinato a diventare sede del CASVA (Centro Alti Studi sulle Arti Visive). Un “cantiere artistico” a cura dell'associazione Pane e Mate con sculture fiabesche, "mobiles" sonori e un'installazione ispirata a Gianni Rodari
di Redazione
Un week end con un pizzico di magia per trasformare il quartiere milanese del QT8 in un luogo di sogni. Cominciano nel week-end 26-27-28 febbraio i lavori del grandioso progetto "Aspettando il Casva" destinato a riqualificare lo spazio degradato del vecchio Mercato Comunale di via Isernia, facendone luogo di incontro, cultura e socialità per la zona e la città intera: il piano prevede la realizzazione di un’officina d’arte urbana aperta ai cittadini, alle scuole e alle associazioni del territorio, installazioni d’arte, un teatro open air, area di spettacoli, concerti e eventi vari. A più lungo termine il definitivo trasloco della sede e archivio del CASVA (Centro Alti Studi sulle Arti Visive), oggi ospitato in alcuni locali del Castello Sforzesco.
Inaugurerà i primi passi di quest’opera ambiziosa di trasformazione e riqualificazione un articolato programma artistico presentato da Associazione culturale Teatro Laboratorio di Figura Pane e Mate in rete con il Comune di Milano (Municipio 8, Unità Case Museo e Progetti Speciali; CASVA), POLIMI – Dipartimento di Architettura e Studi Urbani (DAStU), Accademia di Brera, Ananke Arts, progetto realizzato con il contributo della Fondazione di Comunità Milano onlus.
Si comincia dal week end 26, 27 e 28 febbraio dalle 9.00 alle 16.00 quando 20 studenti del biennio specialistico della scuola di Scultura dell’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano, coordinati dalla prof.ssa Nada Pivetta, insieme agli artisti di Teatro Pane e Mate mescoleranno fiabe e realtà, città e foreste, uomini e donne con fate ed elfi. Nascerà infatti il “Bosco di Oberon” – dove William Shakespeare ambienta una delle sue commedie più celebri e meglio riuscite, “Sogno di una notte di mezza estate” – grazie a quattro distinti laboratori: dalla costruzione di mobiles sonori, specialità di Gianni Parodi alla creazione di figure antropomorfe negli alberi del parco del Monte Stella, guidati da Salvatore Fiorini, e poi sculture zoomorfe sospese sopra la piazza dell’Ex Mercato, condotti da Damiano Giambelli. Il quarto e ultimo “cantiere artistico”, sotto la guida degli scultori Narciso Bresciani e Nada Pivetta, porterà alla creazione di un bassorilievo in creta bianca semirefrattaria di 1 x 10 metri sulla balconata dell’edificio, simbolo del dialogo tra l’edificio stesso e il quartiere circostante. Verrà cotta nei forni della ditta Keraplan a 1220° per diventare materiale resistente anche agli agenti atmosferici. La tematica? Lo spazio abitativo e creativo in bilico tra realtà e sogno.
I lavori proseguiranno il week-end successivo, nell’ambito di Museo City, il 5 e 6 marzo – quando verrà inaugurata l’installazione artistica dei Viaggi di Giovannino Perdigiorno, un evento teatrale curato da Teatro Pane e Mate che aiuterà i cittadini ad avvicinare lo spazio del Mercato coperto come luogo di cultura: un bellissimo allestimento all’aperto – godibile in sicurezza anche in tempi di allerta Covid – ispirato alla poetica di Gianni Rodari. È un percorso ludico composto da dieci postazioni interattive rivolto a grandi e piccini. Ogni postazione conduce il viaggiatore a sperimentare esperienze diverse attraverso il gioco in un “viaggio di un giorno in dieci mondi” immaginari, tra realtà e fantasia. E ogni “viaggiatore” ha a disposizione un kit personale da usare in vari modi per agire sulle parti dell’installazione: un pennello magico, una bacchetta sottile con un gancio ad una estremità e un battente-cucchiaio dall’altra.
Sempre sabato 6 marzo, nel pomeriggio, organizzato dall’Associazione Mitoka Samba ci sarà Mitoka per un giorno: gli appassionati di musica, ma anche i semplici curiosi, potranno provare gli strumenti dell’orchestra di percussioni brasiliane, sotto l’abile regia del maestro Jacopo Pellegrini. Mai come ora Milano ha bisogno di onde di energia positiva, calore e buonumore da vivere insieme, se pure con i dovuti accorgimenti e in totale situazione di sicurezza. I suoni di rullante, agogò, pandeiro, surdo, tamborim, timba e repinique scalderanno sicuramente i cuori.
Per chiudere in bellezza, domenica 7 ci sarà il laboratorio musicale curato dal contrabbassista Tommaso Fiorini, una giornata di lavoro sul celebre tema della “Follia” nella versione di Handel.
Si partirà da un gruppo base formato da strumenti ad arco a cui potranno aggiungersi altre 20 persone. A chi parteciperà verrà assegnata una semplice parte musicale scelta in base allo strumento e alle necessità del gruppo. La si proverà e studierà quindi insieme e l’intento finale sarà quello di ottenere un buon risultato orchestrale. Il laboratorio è rivolto soprattutto a musicisti non professionisti di ogni età che abbiano desiderio a fare una esperienza di lavoro d’orchestra, e a tutti gli strumenti.
(Tutte le attività si svolgeranno all’ aperto e in accordo con i dpcm in materia anti-Covid).
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