Mondo

Nuova rottura tra Etiopia e Eritrea

Asmara rifiuta la proposta di pace presentata dall'Etiopia

di Joshua Massarenti

Il presidente eritreo, Isaias Afewerki ha comunicato oggi il rifiuto della proposta di pace presentata dall’Etiopia a fine novembre. Secondo Afewerki l’offerta di Addis Abeba “non conteneva alcuna novita’ che avrebbe potuto far fare un balzo in avanti al processo di pace”. Lo ha riferito oggi “Il Velino”. “L’Eritrea”, pertanto, “non accettera’ alternative alle decisioni della commissione Boundary e agli accordi di Algeri (che nel 2000 sancirono la fine della guerra tra le due nazioni)”. “Peraltro – ha aggiunto il presidente eritreo – dato che non c’e’ ragione che la comunita’ internazionale non emani una risoluzione per fare pressioni sull’Etiopia, affinche’ questa ritiri le proprie truppe dal territorio eritreo, che ogni giorno continua a invadere. Soprattutto perche’ in passato si e’ gia’ verificata una situazione analoga tra Siria e Libano. In quell’occasione la comunita’ internazionale persuase Damasco ad abbandonare il suolo libanese”. Nei giorni scorsi le autorita’ eritree avevano gia’ comunicato la decisione di non accettare l’offerta, ma si trattava solamente di voci non confermate. Oggi, invece, la risposta e’ arrivata ufficialmente e per di piu’ dalla massima carica del governo di Asmara. Ora la palla passa all’Onu, che dovra’ valutare se spingere oppure no Afewerki a ritrattare, almeno in parte, la decisione di oggi. Il problema e’ che Kofi Annan non ha una grande influenza sul presidente eritreo, confermata dall’ultima visita del segretario generale delle Nazioni Unite in Eritrea prima dell’estate. In quell’occasione, il presidente eritreo comunico’ al numero uno dell’Onu che la presenza dell’organizzazione internazionale nella nazione africana era gradita, ma niente di piu’. Peraltro Afewerki, in risposta alla minaccia di andarsene di Annan in base al fatto che i militari della missione Onu Unmee in Eritrea avessero poca liberta’ di movimento, rispose con un’alzata di spalle. A questo punto l’unico in grado di avere un peso nelle decisioni di Afewerki rimangono gli Stati Uniti, con i quali l’esecutivo di Asmara intrattiene ottimi rapporti. Si tratta ora di vedere se a Bush converra’ venire incontro al “nemico” Annan, oppure se preferira’ non interferire nella questione, lasciando le cose come stanno.


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