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Nuova legge, Dini allunga i tempi

Lunedì 28 maggio si riunisce il consiglio dell’Associazione delle ong italiane per decidere chi sarà il prossimo vicepresidente e gli altri membri dell’esecutivo...

di Paolo Manzo

Lunedì 28 maggio, giornata fitta di impegni?? per la cooperazione italiana. Da un lato si riunisce il consiglio dell?Associazione delle ong italiane per decidere chi sarà il prossimo vicepresidente e gli altri membri dell?esecutivo. Di certo c?è che l?obiettivo dichiarato è di ringiovanire i rappresentanti dell?associazione che accoglie circa 160 organizzazioni non governative del nostro Paese. Dall?altro, il Cini, network delle ong internazionali della penisola, incontrerà il presidente della Camera, Fausto Bertinotti, per proporre di usare una parte dell?oramai famoso ?tesoretto? al fine di ripianare i debiti, invero assai vergognosi per un Paese che si considera civile come il nostro, verso il Fondo globale per la lotta ad Aids, tbc e malaria. Mancano all?appello ancora 260 milioni di euro per il biennio passato ma «sino all?assestamento di bilancio non se ne parla», ha fatto sapere martedì 22 maggio il ministro dell?Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, durante il convegno Riforma dell?aiuto pubblico allo sviluppo: il ruolo delle istituzioni internazionali, l?esperienza internazionale e l?Italia. Il che vuol dire non prima della fine di giugno.

Delle due, l?una: o a Ginevra i vertici del Fondo globale si armano di ?santa pazienza?, oppure il seggio dell?Italia nel board del Global Fund rischia di saltare. Un pericolo che sarebbe bene allontanare dal momento che, solo pochi giorni fa, il nostro Paese si è insediato alla presidenza del Comitato Onu sui diritti umani, ottenendo un grande successo diplomatico.

Oltre alla lotta per l?abolizione della pena di morte, varrebbe la pena battersi al massimo anche per il diritto alla vita e alle cure contro le pandemie.

Ma prima, giovedì 24 maggio si sono riuniti?? gli Stati generali per la cooperazione, che hanno incontrato esponenti del Parlamento e la viceministro degli Esteri, con delega per la cooperazione, Patrizia Sentinelli. Un appuntamento importante per far sentire la voce del terzo settore in merito alla riforma della legge sulla cooperazione (la 49/87) che, purtroppo, è ancora lungi dal tagliare il traguardo. Per ora si sa che il disegno di legge delega del governo partirà dal Senato ma, come ha detto Lamberto Dini, «è necessaria una discussione partecipata e allargata per arrivare alla fine».

La speranza nostra è che tale discussione si concluda prima della fine dell?attuale legislatura?

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