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Nuova legge cooperazione: via libera dal Cdm

Il consiglio dei ministri ha approvato oggi il disegno di legge sulla cooperazione.

di Emanuela Citterio

Via libera dal Consiglio dei ministri al disegno di legge che delega il governo a riformare entro 24 mesi il sistema della cooperazione italiana allo sviluppo. A darne notizia è l’agenzia Dire.

La novitàpiù rilevante del disegno di legge è la creazione di un’agenzia nazionale per la cooperazione, i finanziamenti stanziati dallo Stato con la manovra di bilancio per l’aiuto pubblico allo sviluppo confluiranno in un fondo unico, a cui potranno partecipare anche privati.

“E’ una piccola rivoluzione, quella che si profila nel mondo della cooperazione italiana allo sviluppo, con il varo da parte del cdm del ddl delega di riforma del sistema. Il provvedimento sancisce innanzi tutto “l’unitarieta’” delle politiche di cooperazione, quale parte integrante della politica estera” si legge su Dire. “Sara’ il ministro degli Esteri a definirne le linee e a stabilire le priorita’. E sempre la Farnesina gestira’, attraverso un’Agenzia nazionale”. “Al ministero dell’Economia rimangono invece le competenze su banche e fondi multilaterali, che dovranno pero’ essere gestiti di concerto con il ministro degli Esteri. Nel consiglio direttivo dell’Agenzia siederanno anche rappresentanti delle Regioni. Il direttore sara’ nominato direttamente dal ministro degli Esteri. Oltre al fondo unico, la nuova struttura potra’ contare anche su finanziamenti privati, ma solo per le emergenza umanitarie e le pandemie”.

La proposta di legge è passata in Conferenza Stato-Regioni, e ne è uscito un nuovo testo concordato con le Autonomie locali, che prevede per esse un ruolo maggiore nel sistema nazionale. Il testo prevede infatti che, quando ad inizio d’anno il ministro, o viceministro delegato alla Cooperazione, detta gli indirizzi per l’azione dell’agenzia di promozione nazionale, essa le concordi con la Conferenza delle Autonomie per definire insieme la cornice degli interventi. In ‘cambio’ – si legge sull’agenzia Asca – i governatori tuttavia hanno accettato che, con una modalita’ da definire nei decreti attuativi, si trovino delle forme di coordinamento tra le linee guida di indirizzo nazionale e le molteplici iniziative cittadine, provinciali e regionali che oggi costituiscono gran parte degli interventi di cooperazione italiana all’estero. Tra le finalita’ della cooperazione sono stati inseriti, come temi intorno ai quali costruire i progetti di cooperazione, i diritti del lavoro, il sostegno allo sviluppo di sistemi produttivi locali, la tutela del diritto fondamentale della salute e il rinnovamento delle politiche di governo dei territori.

Dopo questa approvazione in cdm dovrà esserci l’approvazione della legge da parte del parlamento, che delega il governo a fare i decreti attuativi.


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