Famiglia

Nuova casa di accoglienza a Asuncion – Paraguay

Riceviamo e pubblichiamo la testimonianza di una operatrice

di Sara De Carli

Addio ai nostri programmi già stabiliti e ai nostri schemi di lavoro all?interno dell?Associazione Giustizia e Verità; nei giorni precedenti la Settimana Santa la nostra mente e il nostro spirito sono stati toccati da una richiesta. Una richiesta estremamente vincolante. Una richiesta che veniva dalla bocca di tre bambine di 10, 12 e 13 anni. E di un bambino di 12 anni.

Bambini in stato di abbandono totale, bambini che dormono nella strada in via Eusebio Ayala, in pieno centro nella Città di Asuncion, Capitale del Paraguay. Questi bambini ci hanno implorato di poter vivere con noi, ci hanno detto di non voler più vivere per strada per evitare di fare quello a cui erano costretti. L?idea di una casa di accoglienza per bambini rientrava già nel nostro piano di lavoro, ma a lungo termine e in un luogo più lontano da Asuncion. Però la richiesta di aiuto è arrivata ora.

Adelaida, di 12 anni, è obbligata dalla madre a ballare in feste per pedofili che vengono organizzate in una casa privata su cui noi, come Associazione Giustizia e Verità, stiamo già investigando. Inoltre Adelaida è stata obbligata a praticare sesso orale per meno di 6 euro; sono ricordi di cui Adelaida con le lacrime agli occhi non riesce a parlare con precisione perchè per fare ciò ?una signora con i capelli biondi? le faceva prendere una pasticca di colore bianco e un bicchiere di alcool.
Adelaida è seduta di fronte a me nel dispensario medico in un pomeriggio afoso e mi dice: ?Zia, per favore, portami a vivere con te, io non voglio più fare quello che mia mamma mi costringe a fare, perchè dopo vomito qualcosa di colore bianco?. Piange soltanto. La abbraccio e le dico che cercheremo una soluzione.

Anche Belen, 10 anni, la sorella di Adelaida, è stata portata alla stessa festa per pedofili. Belen ricorda che questa festa si svolgeva ogni sabato, ma non sa dove si trovi la casa. Ricorda soltanto adulti, uomini e donne, ricorda anche che la casa è ?troppo bella?, sono i termini che usa per esprimersi, ricorda che ci sono auto bellissime. Belen mi dice: ?Zia, siccome io non so ballare come Adelaida mi facevano stare con altre bambine e ci chiedevano di toccarci tra di noi. Belen non ricorda molto, mi dice che le facevano prendere una pastiglia di colore bianco e una bibita in una lattina di colore giallo con la figura di un cane nero. Secondo me si tratta di ?Dark Dog?, una bibita energizzante che mescolata a derivati dei benzodiazepinici come il clonazepan o altri, produce amnesia; questo significa che si può ricordare soltanto spazi di tempo o momenti, o addiritura niente.
Belen mi chiede anche: ?Zia, voglio venire a casa tua con mia sorella, non voglio più andare con ?quel signore?. Belen, nonostante la sua piccola età, è più forte e decisa perchè mi dice: ?…se tu non mi porti a casa tua, io non mi farò trovare da mia madre, io so già sopravvivere in strada da sola?. Abbraccio Belen e le ripeto come già avevo detto ad Adelaida che troveremo una soluzione.

Giselle di 13 anni, è fuggita da sua madre e mi ha raccontato che il suo patrigno la toccava. Giselle ha già le mestruazioni e piange perchè crede di essere incinta. Ma dopo una visita medica ci rendiamo conto che non c?è stata penetrazione e la bambina pensa che soltanto essendo toccata può rimanere incinta, l?abbiamo quindi risollevata dai suoi timori.

Nessuna di loro va a scuola, Giselle sa leggere e scrivere un po?. Adelaida e Belen no.
In questo momento dobbiamo dare una risposta alla richiesta di questi bambini… Una risposta veloce, effettiva, urgente, di soccorso… Una risposta che pensavamo di dare fra un anno ma che ci piomba addosso all?improvviso.

Una risposta che non accetta tiepidezza, ne sfumature. E? il momento di definirci… Freddo o Caldo. Bianco o Nero. Si o No alla vita di questi bambini. Parliamo con un avvocato, si tratta dell?ex Ministro dell?Infanzia e dell?Adolescenza che conosce Giorgio e conosce la nostra opera all?interno dell?Associazione Justicia y Verdad. E? la dottressa Mercedes Buzzo che, in seguito a diverse denunce, ha perso l? incarico di Ministro. Ancora una volta la corruzione del Paraguay, ai più alti livelli politici, vuol far tacere la verità.
Lei ci consiglia e ci indica i passi da seguire. A casa non abbiamo spazio. Dove possono stare i bambini?! Per caso, proprio due settimane fa, sono rimasti vuoti due appartamenti con stanze ampie e bagni che si trovano nella stessa proprietà dove viviamo e la stessa agenzia immobiliare ci ha chiamato a casa per dirci che c?era una persona interessata ma se noi desideravamo prendere in affitto gli appartamenti ci avrebbero dato la priorità.

Il cielo ci stava dando un segno chiaro. I fratelli spagnoli di ?Mani per il Mondo?, ci hanno chiamato per dirci che sono riusciti a trovare più di 10 adozioni a distanza per il Paraguay. Avevamo già quindi le risorse economiche. Martedì sera ho tenuto la riunione definitiva con Graciela e Osmar per prendere una decisione: creare una casa di accoglienza, non solo per dormire ma governativa (come ci ha spiegato la D.sa. Buzzo). E senza pensarci troppo ci siamo decisi. La risposta è sì!! Si alla vita!!

Abbiamo parlato con le madri, temendo che non ci avrebbero dato il loro consenso dato che le bambine per loro rappresentano una fonte di guadagno. Negoziamo, è una triste parola ma è così, negoziamo la vita di queste bambine con le loro madri. Le madri hanno detto di sì. Sono pronte a firmare i documenti legali pertinenti. La custodia di queste bambine è a nostro favore. All?inizio la custodia sara? a nome mio davanti al giudice dei minori e in seguito a nome dell?associazione Justicia e verdad.
Adelaida, Belen e Giselle sono già a casa. Fino a ieri hanno dormito insieme a noi su materassi improvvisati nel salone. Oggi abbiamo comprato i letti, il guardaroba, tutto ciò che serve. Non hanno niente. Ci dicono che non vogliono tenere niente che ricordi loro la cattiveria, le cose brutte, la sporcizia.

C?è solo una preoccupazione ancora. Dobbiamo ancora parlare con la madre di Nelson, il polacco, il primo a chiederci di voler lasciare la strada, perchè lei non vuole. Nelson ha 11 fratelli e lui è quello che porta più soldi ogni giorno. Ma non tutto è deciso… Finalmente l?Opera dell?Associazione Culturale Giustizia e Verità, che il 18 aprile 2007 compirà 2 anni, l?Opera di Giorgio Bongiovanni, non è più solamente sollievo e assistenza ma diventa riscatto dei nostri bambini.

dottoressa Chantal Hulin, presidente dell?Associazione Justicia y Verdad
Asuncion ? Paraguay

Per sostenere Justicia y verdad
Fondazione Butterfly onlus – www.butterflyonlus.org o FUNIMA INTERNATIONAL associazione Onlus – www.funimainternational.org indicando la causale a favore di Justicia y verdad.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA