Sostenibilità

Nucleare: tornano i supporter

I segnali di un possibile ritorno nucleare che giungono dal Governo, alimentano le speranza degli ultimi sostenitori dell'energia atomica. Che passano all'attacco nei giorni di Chernobyl

di Giampaolo Cerri

Incoraggiati dalle strizzatine d’occhio del ministro delle Attività produttive Marzano, galvanizzati dalla relazione sull’energia della Commissione Attività produttive della Camera, che accarezza l’idea di un ritorno all’energia atomica, si fanno avanti gli aficionados del nucleare italiano. Così sicuri di sé da diffondere un duro comunicato anti-ambientalista e ultra-atomico nei giorni in cui ricorre lo scoppio di Chernobyl. E’ la campagna del Comitato italiano per il rilancio del nucleare Comitato Italiano per il Rilancio del Nucleare, presieduto da Paolo Fornaciari , un ex dirigente Enel che ha lavorato a lungo nell’area nucleare dell’ente. Attrezzate alcune pagine web, i “nucleristi” partono lancia in resta contro il movimento ambientalista. La tesi di fondo è quella che circola da tempo, soprattutto negli Stati Uniti, l’energia atomica è l’unico modo per preservarci dell’effetto serra. Ecco un loro recente e acceso comunicato: con le parole d’ordine di sempre. Le energie alternative sono una favola, l’energia nucleare è pulita, anzi è “al cubo”, in quanto «economica, ecologica, etica». Non una parola, naturalmente, sulle scorie. Dopo la decisione del presidente russo Putin di realizzare, al di là degli Urali una grande discarica per tutto l’Occidente. Di seguito il comunicato. «IL COMITATO ITALIANO PER IL RILANCIO DEL NUCLEARE REPLICA A VERDI ED AMBIENTALISTI   SOLO L?ENERGIA NUCLEARE PUÒ FERMARE IL SURRISCALDAMENTO DEL PIANETA ED EVITARE LE CATASTROFI PAVENTATE A KYOTO   Il Comitato Italiano per il Rilancio del Nucleare replica seccamente all?iniziativa antinucleare dei sedicenti ambientalisti del Wwf, Greenpeace, Amici della Terra, Campagna per la Riforma della Banca Mondiale, in quanto la ritiene estremamente pericolosa per la sopravvivenza del pianeta di fronte alle mutazioni climatiche che minacciano il nostro Pianeta. In una lettera inviata lo scorso 22 aprile da tali associazioni, pericolose in quanto godono radicata nomea di ambientaliste, si chiede al ministro per l?Ambiente Altero Matteoli e al ministro per le Attività Produttive Antonio Marzano di non tenere in nessun conto, nel prendere decisioni a sostegno di nucleare, della connessione con la riduzioni delle emissioni di gas serra prevista dal Protocollo di Kyoto. L?ingegner Paolo Fornaciari, Presidente del Comitato Italiano per il Rilancio del Nucleare e una intera vita dedicata a tale fonte di energia, replica che le soluzioni alternative proposte dai sedicenti ambientalisti, quali il ricorso al gas metano che è pulito solo sotto il profilo della combustione, sono dannose per la salute del nostro Pianeta e controproducenti sotto il profilo della riduzione del fenomeno noto come effetto serra. La molecola del metano è infatti alcune decine volte più efficiente in relazione ai meccanismi che regolano il fenomeno, per cui la sostituzione con esso dei combustibili ritenuti a grande impatto serra andrebbe a incrementare il paventato surriscaldamento del pianeta, non a ridurlo. Sfida a un dibattito pubblico sull?argomento quanti in nome della difesa dell?ambiente si oppongono al rilancio del nucleare, oggi la più ecologica delle fonti di energia. Il Presidente Fornaciari conclude che l?Energia nucleare è ?E3?(E al cubo) in quanto è Economica, Ecologica, Etica. Ecologica per il suo nullo impatto ambientale; Economica perché il chilowattore a un costo tanto contenuto, da rendere qualsiasi altra fonte non competitiva; Etica perché non possiamo, noi mondo industrializzato, rapinare la maggior parte delle risorse energetiche esauribili e di più facile tecnologia di utilizzo, impedendo lo sviluppo economico e il progresso sociale dei Paesi arretrati, eufemisticamente denominati in via di sviluppo. L?ingegner Giorgio Prinzi, Segretario organizzativo del Comitato Italiano per il Rilancio del Nucleare, sostiene che in campo energetico le tesi dei cosiddetti ambientalisti sono state sempre e costantemente smentite dai fatti. Le tanto conclamate fonti alternative sono risultate delle emerite patacche sulle quale sono stati investiti notevoli fondi, che sarebbe stato più opportuno spendere per migliorare ancora di più la tecnologia nucleare, oggi la più pulita e rispettosa dell?ambiente. Che fossero delle sciocchezze è noto da tempo, ad esempio, dai tempi della sua tesi di laurea dedicata all?argomento in cui venivano contestati gli atteggiamenti culturali, allora emergenti, divenuti moda e, successivamente, politicamente corretto. Negli anni successivi alla laurea (ottobre 1982 ? ISBN 88 85048 ? 13 ?7) l?ingegner Prinzi ha pubblicato un trattato sull?argomento in cui venivano spiegate le ragioni scientifiche del perché le cosiddette fonti alternative fossero delle illusioni utopiche, prive di prospettive sotto il profilo tecnico applicativo. Il volume era corredato di tabelle e calcoli comprensibili per chiunque non fosse ambientalista viscerale. Giorgio Prinzi, Segretario del Cirn e Direttore del Centro di Studi per la Pace nel Progresso ?Global Security?, conclude che sulla questione energetica si è consumata una vera e propria forma di dittatura culturale, una sorta di regime talebano del radicalismo energetico, che ha fatto della fonte nucleare il grande ?satana energetico?, senza tenere in alcun conto il reale contesto scientifico e l?evoluzione tecnologica di questi ultimi anni».    


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