Sostenibilità
Nucleare/Legambiente: in Ue almeno 10 centrali a rischio
Sono quelle dei nuovi Paesi membri, alcune più vecchie della centrale di Cernobyl. Si trovano in Slovacchia, Repubblica Ceca, Lituania, Bulgaria e Ungheria
?E’ la triste conferma che il nucleare non è una risorsa sicura. Lo abbiamo detto e lo ribadiamo a chi pensa ancora che l?Italia debba costruire nuove centrali: il nucleare è pericoloso e non è conveniente ?. Così commenta il grave incidente avvenuto il 9 agosto alla centrale nucleare di Mihama in Giappone il presidente di Legambiente, Roberto Della Seta.
E aggiunge che nei nuovi paesi membri dell?Unione, di 26 reattori nucleari attivi, tutti di concezione sovietica, almeno 10 sono centrali che dimostrano molte lacune in termini di sicurezza. Qui di centrali a rischio risalenti a generazioni addirittura precedenti a quella di Cernobyl esplosa nel 1986, ce ne sono ancora parecchie. E? il caso dei reattori 1-4 di Bohunice e 1-2 di Mochovice in Slovacchia, di Dukovany 1-4 nella Repubblica Ceca, di Ignalina 1-3 in Lituania, di Kozlodui 1-4 in Bulgaria e di Paks 1-4 in Ungheria.
?Petrolio e nucleare ? continua Legambiente ? sono modelli che prevedono l?accentramento d?impianti, capitali e risorse, imponendo un modello di sviluppo economico che sta dando forti segni d?instabilità ?.
?Bisogna arginare la proliferazione nucleare e mettere in discussione il modello energetico. Non si può più aspettare ? conclude Della Seta – l?Europa e l?Italia facciano la loro parte?.
Per questo Festambiente, il festival internazionale di ecologia di Legambiente in corso in Maremma fino al 15 agosto (www.festambiente.it), ha dedicato l’edizione al tema dell?energia. Con la ?Casa del Sole? al centro della kermesse estiva molti progetti per lo sviluppo delle energie alternative nel nostro Paese.
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