Volontariato

Nucleare: inzia il negoziato Corea del Nord

Parte su buone basi il negoziato per risolvere la crisi nordcoreana

di Giulio Leben

La formula di compromesso in tre fasi presentata oggi dalla Corea del sud nella giornata inaugurale del secondo round di negoziati a sei a Pechino sulla crisi nucleare nordcoreana, potrebbe diventare la base comune di discussione nei prossimi giorni alla ricerca di una via di soluzione. Lo ha detto, parlando con giornalisti sudcoreani, il capo delegazione di Seul, il vice ministro degli esteri Lee Soo Hyuck: ” Visto che siamo stati gli unici – ha affermato – a lanciare oggi una proposta concreta, credo che gli altri cinque Paesi siano d’accordo nell’accettare la nostra formula come base di discussione nella sessione plenaria di domani”. Nella giornata inaugurale tutti gli altri Paesi che partecipano ai colloqui a sei (le due Coree, Stati Uniti, Cina, Giappone e Russia) si sono limitati nei loro discorsi a ribadire le rispettive posizioni di principio. La formula in tre fasi di Seul era gia’ stata anticipata informalmente due giorni fa, ma oggi e’ scesa ufficialmente in campo. Nella prima fase la Corea del nord dovrebbe esprimere il suo si’ allo smantellamento di tutti i suoi programmi nucleari, in cambio di una presa d’atto da parte degli altri delle richieste di Pyongyang in materia di sicurezza e aiuti economici. Nella seconda fase, la Corea del nord dovrebbe procedere al congelamento dei suoi programmi, seguito, in breve lasso di tempo, da passi per il loro smantellamento con verifiche in loco. Gli altri Paesi dovrebbero rispondere con equivalenti misure di reciprocita’. La terza fase, con la soluzione di tutti gli altri problemi sul tappeto, dovrebbe aprire la strada ad un vero miglioramento delle relazioni tra i sei Paesi interessati. Illustrata bei giorni scorsi a Stati Uniti e Giappone, la formula sudcoreana mira ad accogliere sia le richieste americane di uno smantellamento completo, verificabile e irreversibile dei programmi nucleari nordocoreani, sia le esigenze nordcoreane di ottenere garanzie di sicurezza e aiuti economici. Fonti della delegazione sudcoreana hanno detto che Cina e Russia hanno mostrato interesse per la proposta. Non si conoscono ancora le reazioni della Corea del nord.


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