Mondo

Nucleare: Bush vuole un nuovo trattato di non proliferazione

Ma l'Amministrazione Bush ''non ha ne' il tempo, ne' la pazienza'' per poter rinegoziare il trattato, spiega il New York Times citando una fonte bene informata

di Paolo Manzo

Gli Stati Uniti vogliono poter disporre di un nuovo Trattato di non proliferazione nucleare. Ma senza dover rinegoziare con gli altri 189 Paesi firmatari un testo aggiornato alla scoperta che la tecnologia nucleare e’ oramai da tempo uscita dalla bottiglia e a disposizione di quasi chiunque. Il Tnp non e’ piu’ adeguato. Non solo considerato il numero elevato di Paesi che dispongono di ordigni nucleari o la facilita’ con cui uno scienziato, il pachistano Abdul Qadeer Khan, era riuscito a mettere in piedi una fitta rete internazionale grazie alla quale i paesi considerati piu’ sensibili hanno acquisito tecnologia e know how nucleare. Ma anche come riferimento giuridico per gestire crisi come quella dell’Iran. L’Amministrazione Bush ”non ha ne’ il tempo, ne’ la pazienza” per poter rinegoziare il trattato. Come spiega il New York Times citando una fonte bene informata. Washington ritiene che le trattative si concluderebbero ”con gli iraniani che sbandierano le loro bombe, come fanno ora i nordcoreani”. ”Non possiamo fare questo errore di nuovo”. Secondo l’Amministrazione Bush, ma la posizione e’ condivisa, anche se con parole diverse, perfino all’Aiea, esistono Paesi troppo a rischio per poter essere autorizzati a produrre uranio arricchito, anche se solamente per impianti nucleari civili. Il confine fra programmi bellici e civili e’ troppo poco definito, o quantomeno troppo facilmente valicabile: le stesse macchine che arricchiscono l’uranio per un reattore civile, possono farlo, con piu’ tempo, per produrre il materiale fissile necessario ad alimentare ordigni nucleari. L’Iran e’ uno di questi Paesi a rischio. Ecco perche’ l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, l’Europa, e ovviamente gli Stati Uniti, chiedono a Teheran la sospensione permanente dei programmi di arricchimento e l’Iran ha facile gioco, appellandosi al Tnp, a rivendicare il diritto a condurli.


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