Economia
Novartis, oggi hai per collega un detenuto
In 120 hanno aderito alla proposta nessuno escluso. E in 12 hanno accettato di varcare il portone del carcere di Bollate. Ecco comè andata...
Nessuno escluso: compiere iniziative di solidarietà per combattere l?emarginazione sociale. È stato questo lo spirito con cui martedì 8 maggio ben 120 dipendenti della sede di Origgio, a metà strada tra Milano e Varese, dell?azienda farmaceutica Novartis hanno disertato il proprio ufficio e dedicato la giornata di lavoro al volontariato. Strutture di accoglienza, di doposcuola, centri per rifugiati e per senzatetto sono stati i luoghi scelti da Novartis per il Community Partnership Day, iniziativa sociale di aiuto concreto e gratuito per un giorno, giunta ormai all?undicesima edizione.
«La novità di quest?anno è stata la presenza al carcere di Bollate», spiega Angela Bianchi, responsabile comunicazione dell?azienda. Nella struttura penitenziaria, che oggi conta 730 detenuti ed è ritenuta una delle più aperte d?Italia per il forte carattere riabilitativo dei suoi programmi di reinserimento, i 12 volontari Novartis presenti hanno potuto prima conoscere il direttore Lucia Castellano, poi hanno aiutato alcuni detenuti a pitturare le sale colloqui dell?edificio.
«Per molti è stata la prima volta in carcere», dice Bianchi, «a fine giornata la consapevolezza di ognuno dei lavoratori-volontari è cresciuta molto».
Oltre alla casa di reclusione di Bollate, i dipendenti dell?azienda si sono divisi in altre sei realtà: a Milano presso la Casa della Carità di don Colmegna, che ospita rom e senzatetto delle periferie cittadine; all?associazione Arché, che opera con bambini con disagi psichici o sieropositivi; a Portofranco, centro di aiuto allo studio per ragazzi delle superiori. A Busto Arsizio hanno condiviso una giornata con l?associazione Vol.Gi.Ter. (Volontariato giustizia territorio) che accoglie i richiedenti asilo; a Saronno con il Villaggio Sos che accoglie minori con problemi familiari alle spalle; a Corsico con Giocabimbo, centro d?infanzia per bambini orfani di un genitore. A tutte le associazioni coinvolte, Novartis ha poi destinato un contributo economico in parte ricavato dal corrispettivo di una giornata di lavoro dei dipendenti che hanno aderito all?iniziativa. Come negli anni precedenti, l?organizzazione del Community Day dell?azienda farmaceutica è stata affidata a Vita Consulting.
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