Novartis, balzo degli utili nel primo trimestre

Novartis ha chiuso il primo trimestre con un balzo dell’utile del 49%. L’utile netto e’ salito di 2.948 miliardi di dollari (2.189 miliradi di euro) rispetto ai 1.975 mld di dollari di un anno fa, grazie ai risultati delle vendite del vaccino influenzale dello scorso anno. Gli analisti definiscono il risultato del gigante farmaceutico svizzero “eccellenti”. Il fatturato si attesta a 12,1 miliardi di dollari (+25%) e il risultato operativo e’ di 3,5 mld (+50%). La divisione Vaccini e Diagnostici (1,4 miliardi di dollari, +436% in v.c.) ha fornito 1,1 miliardi di dollari grazie ai diritti di vendita del vaccino pandemico per il virus A (H1N1). Anche in Italia crescono nel primo trimestre 2010 fatturato e investimenti. Il fatturato delle attivita’ di Novartis Italia raggiunge infatti i 386 milioni di euro (+7%). Leggi qui il comunicato sul sito di Novartis.

Commentando i risultati, Joseph Jimenez, CEO Novartis, ha affermato: “Sono soddisfatto della solida crescita realizzata nel primo trimestre del 2010 grazie all’ampio portafoglio nella Salute. Tutti i nostri segmenti di business stanno registrando buoni progressi: segnalo in particolare la duratura espansione nei Farmaceutici e il notevole contributo offerto dai contratti di fornitura dei vaccini per l’influenza pandemica A (H1N1).

Nel report, un focus specifico è dedicato al vaccino per l’influenza A. «Le ulteriori forniture frutto di molti contratti, con i governi di tutto il mondo, per i vaccini contro l’influenza pandemica A (H1N1) e gli adiuvanti hanno generato un fatturato di 1,1 miliardi di dollari, con il risultato di un forte incremento complessivo di quattro volte rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. La maggior parte è derivata dai diritti relativi alle vendite eseguite durante il primo trimestre come parte dei contratti di fornitura definiti nel 2009», scrive l’azienda. «Novartis ha ora generalmente terminato le consegne dei vaccini per il virus A (H1N1) e degli adiuvanti per adempiere agli accordi con numerosi governi, inclusi gli Stati Uniti, in seguito alla diffusione della pandemia a metà dell’anno scorso, e la produzione di dosi monovalenti di vaccini A (H1N1) è stata sospesa».