Mondo

Novak: vincerà Bush con il 52% dei voti

Uno dei massimi esponenti del pensiero contemporaneo dell'etica cattolica prevede al millesimo l'esito del 2 Novembre e dice: "sono democratico ma voterò per Bush"

di Paolo Manzo

”Bush vincerà contro Kerry con il 52% dei consensi contro il 48%”. A sostenerlo con una precisione che supera ampiamente le agenzie specializzate in sondaggi (che concedono margini d’errore tra il 3 e il 5%) è lo scrittore, filosofo e teologo americano Michael Novak uno dei massimi esponenti del pensiero contemporaneo dell’etica cattolica, intervenuto oggi a Rimini alla 30esima edizione delle Giornate internazionale di studi del Centro Pio Manzù “Isole senza arcipelago – Economie, moltitudini, Stati nazione alla ricerca di una nuova sovranità”. ”Anche se Kerry -ha aggiunto Novak – è andato meglio nei tre dibattiti televisivi, questo non significa che gli americani lo voteranno. Essere un buon oratore non basta. Le elezioni non si vincono a parole ma coi fatti…”. Novak ha poi posto l’accento sul fatto che “gran parte dell’elettorato negli Usa è cattolico” (circa il 23% del totale…) e “rappresenta una grande forza nei dieci Stati più importanti”. Tradizionalmente, ha poi sottolineato Novak, i cattolici preferiscono i democratici, ma ”quando si tratta di votare in passato hanno votato molto spesso per i repubblicani”. Per Novak, ”peserà a favore di Bush la sua posizione contraria all’aborto. Negli Usa la Corte Suprema ha introdotto una legislazione molto permissiva che non piace agli americani e alla maggior parte dei giovani”. Contro la vittoria di Kerry, dunque, per Novak esiste un forte movimento conservatore che negli ultimi anni si è rafforzato moltissimo. In conclusione Novak, che pur si professa democratico, ha dichiarato che voterà conservatore. La guerra in Iraq, secondo il teologo cattolico, è stata un’operazione obbligata per il governo Bush. Infatti, ”bisognava impedire che ad al Qaeda arrivassero le armi chimiche di cui si pensava che Saddam Hussein fosse in possesso”. Novak ha poi assicurato che voterà al 100% per Bush perché si dichiara contrario all’aborto.


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