Notte di terrore in Egitto

L’albergo Hilton di Taba, come molti altri sul versante egiziano del Mar Rosso, ospitava questa sera numerosi clienti israeliani, ancora in ferie per l’ultimo giorno della settimana di celebrazioni di Sukkot, la festa dei tabernacoli, che ricorda l’uscita degli ebrei dall’ Egitto: lo hanno rilevato questa sera gli organi di stampa israeliani. Il governo israeliano prima di Sukkot aveva invitato i connazionali a evitare gli spostamenti in Egitto nel timore di possibili attentati. L’esplosione che ha colpito questa sera l’albergo Hilton di Taba e’ la conseguenza di un attentato: lo afferma la radio pubblica israeliana, citando fonti dei servizi di sicurezza dello stato ebraico. Il primo bilancio dell’esplosione avvenuta questa sera all’Hotel Hilton di Taba, localita’ turistica egiziana sul Mar Rosso, sarebbe di almeno 100 tra morti e feriti di diverse nazionalita’, riferiscono fonti mediche dell’ospedale di Taba. Ma quella di Taba è stata solo la prima esplosione che sta sconvolgendo l’Egitto perché, in realtà, sono state tre le localita’ turistiche nel Sinai (nord dell’Egitto) scosse stanotte da altrettante esplosioni: a quella che ha parzialmente distrutto l’Hotel Hilton di Taba si aggiungono altre due a Camp El Tarabin e Nueiba, vicino a Sharm el Sheikh. Lo riferiscono la televisione araba Al Jazira e radio Gerusalemme. Secondo le prime notizie raccolte dall’unita’ di crisi della Farnesina, non risulta che vi siano cittadini italiani coinvolti nell’esplosione che ha distrutto parzialmente oggi l’Hotel Hilton di Taba, in Egitto. Lo hanno indicato fonti ufficiali. Le stesse fonti hanno precisato che l’ambasciata italiana, appena ha avuto notizia dell’esplosione, si e’ messa in contatto con la polizia locale per ottenere ogni possibile informazione sulla nazionalita’ delle vittime.