Cultura

Notizie false sul biologico, ecco i direttori pinocchietti

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato di Bollettino Bio, firmato da Roberto Pinton, responsabile del sito www.greenplanet.net

di Gabriella Meroni

Cos?hanno in comune Ezio Mauro, Furio Colombo, Mariuccia Ciotta & Gabriele Polo, Bruno Manfellotto, Giuliano Molossi, Franco Bechis, Gian Battista Lanzani, Giancarlo, Nicolas D. Lombard ? Almeno quattro cose. La prima e di essere direttori di testate giornalistiche: rispettivamente di Repubblica, l?Unità, il Manifesto, il Tirreno, la Gazzetta di Parma, il Tempo, il Giornale di Brescia, il Quotidiano nazionale (il dorso di La Nazione, il Giorno, il Resto del Carlino) e di Radio Svizzera italiana. La seconda è di aver pubblicato delle notizie assolutamente false nei quotidiani che dirigono, imbrogliando i loro lettori e, come dice il codice civile, cagionando ad altri un danno ingiusto. Il duplice risultato è stato ottenuto con gli articoli: – Rifiuti e scorie industriali per concimare prodotti bio (“I prodotti erano venduti al mercato con il marchio di qualità di colturebiologiche”) – Concime inquinato sui prodotti bio – Concime tossico per prodotti biologici – Biologico, anzi avvelenato – Concimati con scorie industriali. I prodotti bio erano tossici – Prodotti bio con scorie industriali – Concimi con rifiuti industriali per coltivare prodotti biologici – Prodotti bio con scorie – Italia: prodotti bio concimati con scorie industriali La terza cosa che hanno in comune è di aver ricevuto tutti precise e circostanziate note di smentita e richieste di rettifica. La quarta cosa che hanno in comune è che di queste richieste di rettifica si sono bellamente infischiati: a sei giorni dalla descrizione di aziende biologiche fertilizzate con piombo, zinco, nichel, cromo, “fanghi organici con pezzi di legno, sacchetti di polietilene, sassi, bottiglie di plastica e, in alcuni casi, anche rifiuti ospedalieri come siringhe e bende insanguinate” i lettori di Repubblica, l?Unità, il Manifesto, il Tirreno, la Gazzetta di Parma, il Tempo, il Giornale di Brescia, il Quotidiano nazionale e del bollettino Radio Svizzera italiana sono ancora convinti che i produttori biologici siano criminali ambientali (e che del loro giornale ci si possa fidare). Info: www.greenplanet.net


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