Formazione
Notizie false, livore vero
Immigrati come soldati di un esercito invasore, italiani minacciati di estinzione. Per il 55% dei giornali gli stranieri sono tutti sporchi e cattivi. La verità? La dicono solo nel 3% degli articoli.
Sorpresa: un “esercito” di immigrati sta per attraversare le città e le campagne d’Italia. La notizia è falsa, ovviamente, ma a farla sembrare vera ci ha pensato la stampa italiana. Parla Massimo Ghirelli, direttore dell’ “Archivio immigrazione” di Roma (tel. 06/ 6832766): «Gli immigrati, per i giornali, sono “di piombo”, come il soldatino della favola, dipinti sempre con aggettivi bellici, nell’atto di assediare l’Italia». Al tempo del decreto Dini (era l’autunno del 1995) quelli dell’Archivio si presero la briga di monitorare gli articoli sugli immigrati e di metterli in relazione con le scelte politiche di quei giorni. Ebbene, la relazione c’era. Qualche titolo di allora per chiarire: “Immigrati stupratori” (l’Unità) “La bomba immigrati” (copertina dell’Espresso). “Rumeni violenti” (il Messaggero) “Schediamo i piedi degli immigrati” (proposta leghista, “Corriere della sera”). E poi ancora: “L’esercito degli irregolari”, “Pochi figli, molti immigrati: italiani a rischio di estinzione”, ” Le piaghe dell’immigrazione”.
Passano gli anni ma il vizio rimane. Lo conferma Claudio Rossi, responsabile dell’ufficio studi sull’immigrazione del Comune di Roma, che ha eseguito uno studio statistico su giornali e immigrazione nel ’96 e nel ’97. «I nostri dati confermano tutto. L’immigrazione è messa spesso in collegamento con un fatto negativo. I dati reali sono assenti, e i titoli rappresentano il fenomeno come “patologico”». Eccoli, i dati, in anteprima: il 55% degli articoli monitorati ha taglio negativo, il 43% rappresenta l’immigrazione come fenomeno che desta allarme sociale, il 3% dà qualche informazione corretta. Ma il “razzismo” dei giornali è anche originale. La scorsa estate “La Stampa” pubblica la foto di un nero nudo perquisito da un poliziotto, accanto alla notizia di uno stupro compiuto da un immigrato a Rimini. La fotografia è ripresa da tutti i grandi quotidiani nazionali. La foto però era stata scattata un anno prima, in un altra città, l’immigrato si era spogliato sì, ma per protesta in seguito a una richiesta di perquisizione arbitraria. Due episodi recenti: “La Repubblica” all’indomani dell?approvazione della legge (26 febbraio) intervista un diplomatico italiano convertito all’Islam. Nel pezzo sono citati i dati: un milione e trecentomila musulmani vivrebbero in Italia. In realtà gli immigrati sono un milione e duecento quarantamila in tutto.
Primo marzo, domenica: inchiesta de “Il Giornale” dal titolo “Il Nordest che vuole gli immigrati, un imprenditore ne ha assunti trecento e ha costruito una moschea.” Il giorno dopo risponde Repubblica: “Un esercito di uomini ombra, ecco gli ‘schiavi’ del Nordest”. La verità? La trovate in edicola su un fumetto horror, Dylan Dog del mese di marzo. L’ispettore Bloch, amico dell’indagatore dell’incubo dichiara: « Gli immigrati sono una miniera d’oro… per i giornali e la tv che li usano gratis come protagonisti di storie falsamente solidaristiche o sinceramente razzistiche». Roba da far spavento.
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.