Famiglia

Notiziario Affri sociali del 3 agosto

Volontariato: bando per Azione 2 Minori stranieri non accompagnati, aumentano le segnalazioni

di Redazione

Volontariato, pubblicato un bando di gara relativo all?Azione 2 Nella Gazzetta Ufficiale del 26 luglio (n. 172) è stato pubblicato il bando di gara indetto dal Dipartimento delle politiche sociali e previdenziali (con procedura aperta, FSE – Ob. 3 Asse F ? Misura F.1) relativo ad azioni di sostegno alla gestione ed al controllo amministrativo/finanziario relativamente all?Asse B – Misura B1 – Azione 2 ?azioni di sistema per favorire l?integrazione fra politiche sociali e politiche del lavoro nell?ambito della riforma dell?assistenza?. Si richiedono offerte per la realizzazione di un?attività volta a fornire un sostegno tecnico all?Autorità responsabile e ai relativi gruppi di lavoro, attraverso azioni di accompagnamento, gestione, assistenza al controllo amministrativo-finanziario e supporto tecnico. Il luogo di esecuzione è il Centro-Nord Italia e il contratto dura 36 mesi. Trascorso tale periodo, l?amministrazione appaltante si riserva di procedere al rinnovo del contratto per una durata biennale. Il costo complessivo del servizio non potrà superare i 396milioni di lire. L?offerta è vincolante per 120 giorni dal termine ultimo di ricezione delle offerte, che dovranno pervenire alla Direzione generale per il volontariato, l?associazionismo sociale e le politiche giovanili entro e non oltre le ore 12 del 30° giorno successivo alla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. Per ulteriori informazioni, si veda il capitolato d?oneri che costituisce parte integrante del bando. Programma Gioventù 2000-2006, un bando di gara per l?affidamento dell?attività formativa Il bando di gara a procedura aperta per l?affidamento dell?attività formativa prevista e per la valutazione intermedia nell?ambito dell?azione 2 del programma Gioventù 2000-2006 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 26 luglio (n. 172). Il servizio consiste in attività di formazione e valutazione intermedia, compresi vitto, alloggio e spese di trasporto dei partecipanti all?iniziativa per raggiungere la sede degli incontri; inoltre dovrebbe essere sviluppato un monitoraggio dell?esperienza in corso attraverso colloqui, interviste individuali e lavori di gruppo rivolti ai volontari. In particolare, i contenuti dell?attività dovrebbero riguardare la formazione interculturale, la risoluzione non violenta dei conflitti, oltre alla valutazione delle attività svolte dai volontari e alla presentazione di possibili iniziative future. Sono requisiti auspicabili la conoscenza di lingue straniere da parte del personale, l?esperienza nella gestione finanziaria e manageriale, la familiarità con le tecnologie informatiche e con il lavoro giovanile. Il progetto formativo dovrà essere concordato, nelle modalità di attuazione, con l?agenzia nazionale italiana del programma Gioventù. L?intero ciclo comprende 3 incontri di valutazione e prevede la partecipazione di 360 volontari; per ciascuno è prevista una spesa massima di 320 euro e un costo complessivo non superiore ai 223 milioni (circa 115mila euro). Sono ammessi enti, organizzazioni, imprese; il termine per l?esecuzione del contratto è di 12 mesi. Le domande devono essere ricevute dalla Direzione generale per il volontariato, l?associazionismo sociale e le politiche giovanili entro le ore 12 del 30° giorno dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. Minori stranieri non accompagnati, aumentano le segnalazioni Aumentano costantemente le segnalazioni della presenza nel nostro Paese di minori stranieri non accompagnati. Secondo le rilevazioni della banca dati del Comitato minori stranieri, aggiornate al 25 luglio, sono 12.725 i minorenni immigrati che giungono da soli in Italia: quasi 2mila in più in un arco di tempo inferiore a 3 mesi; al 30 aprile, infatti, erano 10.859 e al 30 giugno quasi 12mila. In un mese, quindi, sono stati segnalati un altro migliaio di minori, ma alle cifre che continuano a salire si dovrebbero aggiungere centinaia di piccoli clandestini. E bisogna osservare che nel corso delle rilevazioni oltre 5mila ragazzi sono diventati maggiorenni. Il 18,9 per cento delle segnalazioni arriva dalla Puglia (2.411 minori), seguita dal 13,1 per cento della Lombardia (1.669), dall?11,4 per cento della Toscana (1.446) e dal 10,5 per cento del Lazio (1.330). In Piemonte si registrano 1.110 minori non accompagnati (8,7 per cento), che in Emilia Romagna sono circa un migliaio, 650 in Friuli Venezia Giulia, quasi 500 in Trentino Alto Adige e Veneto. Le presenze oscillano tra i 250 e i 150 minori nelle Marche (248), in Campania (219), Liguria (213) e Basilicata (153), mentre non raggiungono il centinaio in Umbria, Sicilia, Abruzzo, Calabria, Sardegna, Val d?Aosta e Molise. Immigrazione, i Paesi di provenienza e l?età dei minori non accompagnati Dei 12.725 minori stranieri non accompagnati in Italia, la maggioranza assoluta arriva dall?Albania (8.210), a cui seguono il Marocco (1.347), la Romania (836), la ex Jugloslavia (493). I minorenni giungono nel nostro Paese anche da Turchia (258), Bangladesh (210), Algeria (182), Iraq (140) e Moldavia (129). Arrivi inferiori al centinaio vengono segnalati dalla Cina (85), Bosnia Erzegovina (84) e molte altre nazioni africane, asiatiche, sudamericane ma anche europee. I minorenni sono maschi nell?87,6 per cento dei casi (11.149), mentre le femmine raggiungono l?11,6 per cento. Se oltre la metà dei ragazzi ha tra i 16 e i 18 anni (62,2 per cento), 962 minori hanno 15 anni, mentre i 14enni sono 413 e i 13enni 249. Sono significative le cifre che si riferiscono a bambini da 0 a 6 anni (177) e fra i 7 e i 12 anni si contano 483 minori. Minori, bambini e adolescenti del 2000 ?Non solo sfruttati o violenti? è il titolo della Relazione sulla condizione dell?infanzia e dell?adolescenza approvata lo scorso aprile e pubblicata nei giorni scorsi; per informazioni a riguardo, si può consultare il sito www.minori.it. Realizzata dal Centro nazionale di documentazione e analisi per l?infanzia e l?adolescenza per conto del Dpsp e dell?Osservatorio nazionale per l?infanzia, nell?ambito della convenzione stipulata con l?Istituto degli Innocenti di Firenze, la Relazione si divide in tre parti. Inizialmente, si affronta la condizione dell?infanzia e adolescenza in Italia a partire dalla famiglia e dalla scuola, indagando sui problemi della dispersione scolastica. Oltre al tempo libero, un largo spazio viene dedicato al fenomeno della violenza sui minori – dai maltrattamenti alla pedofilia, dallo sfruttamento criminale al lavoro -, senza trascurare gli aspetti della devianza adolescenziale e del bullismo scolastico. Un capitolo tratta le questioni legate alla salute (tra cui l?uso di stupefacenti e l?Aids pediatrico) e il successivo mette al centro della riflessione i diritti dei minori stranieri: immigrati, adottati, ospitati temporaneamente o appartenenti ad etnie minoritarie (ad esempio, i Rom). Nella seconda parte viene evidenziato l?impegno nei confronti dei minori delle istituzioni, dalle amministrazioni centrali alle regioni e agli enti locali. Infine, nell?ultima parte del volume si delineano alcune strategie di promozione e tutela di bambini e adolescenti: tra le proposte, quella di un ?welfare state? in favore dei più piccoli, promuovendo interventi sull?ambiente per costruire città a misura di bambino e ipotizzando una maggiore partecipazione dei minori alla vita sociale.


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