Governo battuto in aula sulla mozione, presentata dalla Lega Nord che propone la moratoria di un anno sull’apertura di nuove sale per l’azzardo. Nulla di che, secondo alcuni. Effettivamente si tratta di una semplice mozione, ma l’imprevisto esito del voto provocato un piccolo tsunami: il contestatissimo sottosegretario all’Economia, il pidiellino Alberto Giorgetti più volte tacciato di essere contiguo alle lobby dell’azzardo, ha fatto sapere di voler rimettere la delega sui giochi. Giorgetti ha dichiarato che “così si perdono 6 miliardi di gettito fiscale”. Singolare affermazione, visto il “gettito” che lo Stato rischia di perdere grazie a un altro provvedimento nascosto tra le pieghe del decreto taglia-Imu: il maxi-condono ai concessionari della sanzione da 2,5 miliardi che dovrebbero pagare per il caso delle slot machine “invisibili” al fisco…
Fin qui, la confusione che regna in aula. C’è un’altra confusione, però. Quella di chi crede che questo voto cambi qualcosa. Non cambia nulla dal punto di vista pratico. Una mozione è solo un “indirizzo” politico, per nulla vincolante, dato dalle Camere al Governo. Niente moratoria, quindi,. Niente di niente. Solo parole. Avevate dubbi?
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