Welfare

Nord Uganda: Unicef mobilita Comunità internazionale

In un drammatico appello, l’Unicef chiede alla Comunità internazionale d’intervenire con urgenza nella crisi umanitaria del Nord Uganda

di Joshua Massarenti

Oggi, Carol Bellamy, direttrice del Fondo delle Nazioni Unite per l?Infanzia ? meglio noto come Unicef ? ha chiesto alla Comunità internazionale di mobilitarsi ?urgentemente? per risolvere la crisi umanitaria che sta devastando il Nord Uganda. ?Il mondo deve prendere pienamente coscienza dell?ampliezza della crisi del Nord Uganda? ha dichiarato la Bellamy, giunta a Kampala per una visita di quattro giorni. Secondo un comunicato dell?Unicef, si contano almeno 1,6 milioni di sfollati dispersi nel Nord Uganda in seguito agli scontri che oppongono l?esercito governativo del presidente Museveni ai ribelli dell?Armata di Liberazione del Signore (LRA) guidati da Joseph Kony e protagonisti di atrocità commesse contri le popolazioni civili dell?Uganda settetrionale. ?Senza tetto e in lotta per la propria sopravvivenza, numerosi civili subiscono violenze sessuali e altre forme di sfruttamento? sostiene l?Unicef. La Bellamy, prossima ad una serie di visite da compiere nei campi sfollati dei distretti di Gulu e di Lira ha dichiarato che ?Il governo ugandese ha la responsabilità di proteggere i bambini mentre il mondo intero dovrà coprire un ruolo? più incisivo in una guerra civile che da ormai 18 anni destabilizza il Paese. La Bellamy se l?è fortemente presa con la Comunità internazionale: ?Finora i governi hanno consegnato solo il 20% del finanziamento umanitario globale richiesto dall?ONU ? pari a 127 milioni di dollari ? per questa regione?. La direttrice dell?Unicef si è inoltre rivolta ai ribelli del LRA chiedendo loro di rilasciare i bambini soldati e le altre persone sequestrate negli ultimi anni. Dal giugno 2002, sono stati circa 12.000 i bambini rapiti dall?armata di Kony. La LRA è un movimento armato d?ispirazione mistico-cristiana che poco ha a che fare con il cristianesimo e che ha preso le armi nel 1988 per deporre Museveni e instaurare un regime integralista fondato sui dieci comandamenti della Bibbia. Secondo le stime della Misna, in 17 anni di terrore i ribelli di Kony ?hanno ucciso e torturato decine di migliaia di persone (almeno 100.000 morti), rapito più di 25.000 bambini (ridotti in schiavitù o arruolati a forza nelle file della guerriglia) e provocato oltre un milione e mezzo di sfollati?.


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