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Nord Uganda: attacco ribelle in campo sfollato a Kitgum
Ieri sera un gruppo di ribelli dell'Esercito di Resistenza del Signore (Lra) ha attaccato un campo di sfollati nei pressi di Kitgum
“Abbiamo sentito alcuni spari, e poi più nulla. Da quanto si è appreso, sarebbe stato un gruppo di ribelli che volevano approfittare della distribuzione di cibo che il World Food Program stava compiendo nel campo di Labuja”. A rivelare poco fa a Vita l’attacco, conclusosi fortunatamente senza morti né feriti, è Elena Locatelli, educational advisor dell’ong italiana Avsi, l’Associazione Volontari per il Servizio Internazionale, presente in Nord Uganda da vent’anni con progetti di sviluppo a favore delle popolazioni civili martoriate dalla guerra civile ugandese.
Secondo la Locatelli, “l’attacco non rientrerebbe nell’ordine di un’offensiva militare mirata dell’Lra contro i civili Acholi. Si apparenterebbe piuttosto a un tentativo disperato di trovare cibo e acqua per sfamarsi”. E proprio ieri, in occasione della distribuzione di cibo nel campo di Labuja, un paio di chilometri o poco più da Kitgum, i ribelli dell’Lra pensavano farla franca.
“Nota molto positiva” sottolinea la Locatelli, “è il fatto che l’esercito sia riuscito a difendere gli sfollati”. Una rarità se si pensa che in 18 anni di guerra civile, sono morte oltre 20mila persone, molte delle quali uccise con inaudita brutalità. L’attacco non sembra aver stravolto un clima posto sotto il segno dell’attesa di una pace definitiva tra i ribelli di Joseph Kony e il regime di Museveni. Il 14 novembre scorso, Museveni aveva proposto un cessate il fuoco ai ribelli del Nord Uganda che a loro volta hanno richiesto un prolungamento di altri cento giorni.
“Per ora, non si sa a che punto sono giunte le trattative tra il capo dei negoziatori di pace, Betty Bigombe e Joseph Kony, leader dell’Lra. Tra le mille difficoltà quotidiane, la gente è in attesa di buone notizie”. Unica certezza, si sono ridotte le coorte di uomini e donne che ad ogni tramonto lasciano i propri villaggi per passare la notte a Kitgum, al riparo dagli eventuali attacchi dell’Lra. “In città, ormai vengono quasi solo i bambini” assicura Elena Locatelli, a detta della quale “tutti sperano in una pace molto vicina”.
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