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Nord Corea: Usa adottano misure difensive contro proliferazione

Gli Stati Uniti hanno chiesto a una serie di Paesi di negare il diritto di sorvolo ad aerei nordcoreani con carichi considerati sensibili.

di Chiara Brusini

Gli Stati Uniti stanno predisponendo ”misure difensive” contro Pyongyang e il trasferimento di tecnologie proibite con cui il ”Paese eremita” finanzierebbe il suo programma nucleare. E hanno per questo chiesto a una serie di Paesi, dalla Cina alle ex repubbliche sovietiche (Tagikistan,Turkmenistan, Kirghizistan, e Kazakistan), di negare il diritto di sorvolo ad aerei nordcoreani con carichi considerati sensibili. Lo rende noto il New York Times citando due diverse fonti dell’Amministrazione, fra cui il sottosegretario di stato per il controllo degli armamenti e la sicurezza internazionale, per cui da Pechino e da almeno un’altra capitale e’ arrivata risposta positiva alla richiesta americana.

Washington ha anche accelerato il programma per dislocare apparecchi per la misura di radiazioni negli aeroporti dei Paesi dell’Asia centrale e ai confini per evitare il trasferimento di materiali nucleari. L’accelerazione dell’attuazione del programma anti proliferazione e’ avvenuta la scorsa estate, dopo che a giugno i satelliti spia americani avevano rintracciato un aereo da trasporto iraniano atterrato in Corea del Nord (l’Iran ha sviluppato il suo programma missilistico grazie alle componenti e alla tecnologia fornita dalla Corea del Nord).

”Stiamo adottando una serie di nuove misure, di nuove misure difensive, intese ad assicurare protezione contro tutti gli aspetti della minaccia nordcoreana di proliferazione”, ha spiegato Robert Joseph, sottosegretario di stato per il controllo degli armamenti e la sicurezza nazionale, appena tornato da una missione fra l’altro nei Paesi ex Urss. ”Si tratta di misure necessarie alla nostra difesa e alla difesa dei nostri amici e alleati”, ha aggiunto precisando che si tratta di provvedimenti ”indipendenti dagli sforzi diplomatici che Washington persegue” nel quadro dei ”colloqui a sei” sul programma nucleare norcoreano. Anzi, secondo Washington, le misure adottate, ”rinforzeranno la prospettiva di successo di questi colloqui”.

Ieri sera a Mosca e’ arrivato anche il consigliere per la sicurezza nazionale, Stephen Hadley, che incontrera’ fra gli altri il Presidente Vladimir Putin. La questione della Corea del Nord, e anche dell’Iran, sono incluse nell’agenda dei suoi colloqui.

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