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Nonnismo nelle caserme italiane Il governo faccia chiarezza
Libero accesso ai parlamentari per ispezioni, numero verde per le denunce delle reclute, maggiori controlli. Lo chiedono deputati di diversi partiti
di Redazione
Mozione, presentata alla Camera l?11 giugno 1997 dai parlamentari Pozza Tasca, Carratelli, Saonara, Gnaga, Rodeghiero, Procaccini, Ruzzante, Valpiana, Nardini, Ruffino, Ruggeri.
Quattro luglio 1995: il soldato Claudio Leonardini muore ?cadendo? dalla finestra della caserma Ruffo. Aveva denunciato l??uso? del granatiere Giuseppe Rosato come bersaglio mobile. Gennaio 1996: Fred Fornaron muore misteriosamente nella caserma Pepe (non si conosce il giorno). 14 luglio ?96: Loris Vitale si toglie la vita mentre è di guardia a Palermo. Sono solo alcuni esempi ma troppo spesso ormai di leva si muore. Oppure, quando va bene, come è accaduto negli ultimi due episodi conosciuti, ci si ritrova con la milza spappolata o con le vertebre incrinate. Su tutte queste vicende si stende l?ombra della violenza e del ?nonnismo? esistente nell?esercito e coperto con silenzi e omertà. La mozione, che trova fondamento su queste notizie chiede al governo di impegnarsi a 1) far luce sulle responsabilità di questi episodi e punire i colpevoli; 2) monitorare l?andamento del fenomeno; 3) introdurre nelle caserme meccanismi di controllo e prevenzione; 4) favorire l?accesso senza preavviso dei parlamentari (così come nelle carceri, o nei manicomi…); e infine, 5) istituire un numero verde cui le reclute possano denunciare episodi di nonnismo (in maniera anonima).
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