Mondo

Non una, ma quattro marce per la pace

Domenica 7 ottobre 2012 si sfila anche a Forlì, Lodi e Crema. "Contro l'Italia della corruzione e degli scandali, per la solidarietà e i diritti umani"

di Daniele Biella

Ci siamo. Domenica 7 ottobre è tutto pronto per la marcia biennale più famosa d'Italia, la Perugia-Assisi. Che quest'anno, in via eccezionale, si fa in quattro: a Forlì, Lodi e Crema hanno luogo, nello stesso giorno, altre tre manifestazioni, tutte auto-organizzate ma coordinate dalla Tavola della pace, il movimento che fin dall'inizio ha promosso un evento che negli anni ha portato in strada centinaia di migliaia di persone. E domenica 14 si replica anche a Milano, dove sfileranno all'unisono sette cortei di biciclette.

 "La pace comincia dalle nostre città". E' questo lo slogan 2012 della marcia per la pace. Con questo slogan migliaia di persone parteciperanno domenica prossima alle marce per la pace di Forlì, Lodi e Crema, e sette giorni dopo nel capoluogo lombardo. Ogni marcia ha i propri promotori (i Comuni, insieme a tante associazioni), raccomunati dalla preoccupazione per gli effetti devastanti della crisi attuale e la volontà di reagire coltivando i valori del bene comune, della comunità, della solidarietà, dei diritti umani e della pace.
 
"La pace comincia dalle nostre città perché è dalle nostre città che dobbiamo ripartire per cercare di rispondere alle preoccupazioni delle persone che sono colpite dalle emergenze più gravi: lavoro, casa, povertà, servizi, esclusione sociale, degrado ambientale, immigrazione, insicurezza", rimarca Flavio Lotti, coordinatore della Tavola della pace. "La pace che chiediamo con insistenza per la Siria, per la Palestina e Israele, per l'Afghanistan, per l'Iraq, per la Somalia e per tanti altri popoli del mondo è un bene sempre più minacciato anche nelle nostre comunità locali".

Una visione della pace non come parola vuota ma come è "bene comune, irrinunciabile e indivisibile. O c'è per tutti o non c'è per nessuno: per questo vogliamo organizzare non una ma cento marce Perugia-Assisi", continua Lotti, "una in ogni città, per costruire una pace vera fondata sulla promozione e sul rispetto della dignità di ciascuno e dei diritti di tutti. Una pace che si fa impegno personale quotidiano e che viene assunta come obiettivo da tutte le istituzioni e da tutti i responsabili della politica.
 
 

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