Leggi

Non tutte le denunce vengono col bollo

La burocrazia resta, anche dopo la legge Bassanini

di Donata Monti

Con la legge Bassanini tutto dovrebbe semplificarsi ed ogni pratica essere molto più agevole per i cittadini. Vorrei un?informazione in particolare: in un?istanza o in una denuncia occorre ancora apporre la marca da bollo da ventimila lire?
Lettera firmata

Risponde Donata Monti
Intanto bisogna dire che non tutte le procedure burocratiche sono state snellite grazie alla cosiddetta legge Bassanini. Occorre fare dunque dei distinguo.
È stato fatto un notevole passo avanti, non c?è dubbio, ma molto ancora rimane da semplificare. Non dimentichiamo inoltre di fare i conti con i soliti tempi di attuazione che, come ormai sappiamo essere tipico del nostro Paese, sono piuttosto lunghi. Infatti, in molte amministrazioni , periferiche e centrali, gli uffici devono ancora attrezzarsi (con regolamenti, moduli, circolari ecc.) per adottare in pieno le nuove disposizioni e poterle applicare.
Fatta questa debita e forse scontata premessa, passo a rispondere alla sua specifica domanda.
Per cominciare, bisogna fare una distinzione: le denunce all?autorità giudiziaria non sono sempre redatte in carta da bollo. Le istanze, se sono rivolte al tribunale sono sempre in carta da bollo da lire ventimila; se sono invece istanze di carattere amministrativo, occorre fare delle distinzioni, in base al merito, e al contenuto: per un?istanza relativa ad una concessione edilizia, la richiesta va fatta in carta da bollo; mentre non si richiede il pagamento di bollo per un?istanza di accesso ai documenti. La qual cosa sarebbe, infatti, in palese contraddizione con quanto è contenuto nella legge 241/90 sulla trasparenza.
Dunque, queste sono le regole generali che noi possiamo esporre e di cui possiamo dare notizia.
Raccomandando, ancora una volta, di coltivare la pazienza nel vedere applicata del tutto e senza ambiguità una legge che possiamo considerare senza dubbio una buona legge.
Consigliamo al lettore, intanto, di informarsi presso l?ente al quale si vuole mandare l?istanza, specificando bene di cosa si tratta.

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.