Cultura

Non sulle mie scale

Di Italo Fontana, ed. Donzelli, pagg. 180, L. 15.000

di Redazione

Torino, l’immigrazione degli extracomunitari, la buona borghesia delle professioni che mai, anche solo un decennio fa, avrebbe immaginato di doversene occupare “per forza”. Sono questi i tre capisaldi attorno ai quali ruota il bellissimo libro di Italo Fontana, medico psicoanalista per oltre mezzo secolo. È un libro scritto per provare a rispondere a una serie di interrogativi ricorrenti nei nostri giorni: si può sopportare una simile presenza che inquieta, turba le coscienze, che modifica alla radice persino i più banali comportamenti quotidiani?
Si può auspicare di non dover convivere in casa propria con immigrati clandestini e spacciatori, senza perciò sentirsi razzisti? Si può esprimere un bisogno di sicurezza, una vocazione alla legalità, senza per questo essere considerati xenofobi?

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