Formazione

Non solo volontari

Un sondaggio di VITA ha rilevato che soprattutto impiegati nel settore profit sono le persone che hanno affollato i saloni di Padova nel 2002.

di Paola Mattei

Manager rampante con ottimo stipendio, buone letture ed elevata sensibilità rinuncia a weekend (lungo) in Costa Azzurra per partecipare a Civitas. Non è il sogno segreto degli organizzatori ma quanto molto probabilmente succederà anche in questa edizione della fiera di Padova che, per combinazione, ?cade? all?interno di un ponte vacanziero che può far gola a molti.
Nonostante questo, l?eventualità che un dirigente del settore profit visiti i padiglioni dedicati al sociale non è bassa se si analizzano i dati relativi ai visitatori di Civitas 2002, raccolti l?anno scorso con un sondaggio diretto messo a punto e proposto dallo staff di Vita a chi visitava lo stand e tramite votazioni online pervenute al sito www.vita.it
Il profilo che emerge è chiaro: il 35% dei visitatori di Civitas lavora, a sorpresa, nel settore profit (tra questi, il 6% è un dirigente e il 12 un libero professionista); il 58% è laureato; il 62 è arrivato fin lì soltanto perché si dichiara una persona «sensibile alle tematiche del sociale» e non perché spinto in qualche modo da interessi legati strettamente alla professione.
Per quanto riguarda la provenienza geografica, si registra ovviamente una prevalenza del Nord Italia (anche perché Padova è abbastanza decentrata): arriva da lì il 62% dei visitatori, ma è significativo notare che uno su cinque (il 24%) proviene dal Centro, e un coraggioso 4 da Sicilia e Sardegna.
Oltre ai laureati, abbondano i diplomati (35%), mentre subito dopo il gruppo di chi lavora nel profit a visitare Civitas sono soprattutto studenti (12%), operatori sociali o lavoratori in organizzazioni senza fine di lucro (10), insegnanti (9), impiegati della pubblica amministrazione (5).
Interessante capire il legame che i visitatori dichiarano di mantenere con il sociale: se, come già evidenziato, per un 62% la ragione è legata alla propria sensibilità verso certi temi, per un altro 35 deriva dal proprio essere volontario per un?associazione o cooperativa; per un 23% dal fatto di lavorare per un?impresa sociale; il 4 dal ricoprire una carica pubblica e solo per l?1 per cento dall?essere fruitore dei servizi offerti da un?organizzazione senza fine di lucro.
C?è poi un 22% (era infatti possibile dare più risposte a questa domanda) che non si identifica in nessuna delle ipotesi sopra esposte, e qui il questionario è andato a fondo scoprendo che all?interno di questo gruppo il 5% stava preparando una tesi universitaria sul non profit, il 3 era dirigente di una onlus, e quasi altrettanti erano lì nella speranza di trovare un lavoro.
Le presenze dei giornalisti e dei sindacalisti, pur senza arrivare neppure all?1 per cento ciascuna, sono comunque significative, considerato che i questionari compilati correttamente sono risultati, alla fine dell?indagine, poco più di 1.200.
Giunta alla sua ottava edizione, Civitas si conferma infine un evento sempre più conosciuto a livello nazionale, considerato che quasi un visitatore su tre (ossia una quota pari al 31%) si trovava lì nel 2002 dopo aver letto della fiera sulla stampa mentre il 25 per cento aveva saputo della mostra navigando su Internet.
Non molto significative (perché tutte inferiori al 5%) le percentuali di chi era stato informato tramite annunci per radio, servizi in televisione o per il più tradizionale passaparola. Sarà quindi sui primi due fronti, stampa e Internet, che si giocherà la sfida comunicativa di questa ottava edizione targata 2003.

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