Non profit

Non solo “like”: Facebook lancia il bottone per donare

In occasione delle feste il social più famoso del mondo inaugura una funzione che permette agli utenti di donare via carta di credito direttamente dalla pagina facebook delle associazioni, con un solo clic, e di diffondere subito la notizia. Per ora è un esperimento, ma se funziona verrà diffuso su scala mondiale

di Gabriella Meroni

Non solo "mi piace", ma anche "dono". E' la novità di Natale lanciata da Facebook: un nuovo "bottone" che si affianca a quello più famoso dei "like" e permette ai sostenitori di donare direttamente fondi alla loro associazione di riferimento semplicemente cliccando dalla pagina facebook. 
Per ora l'esperimento è entrato in vigore con una selezione di non profit (l'elenco completo e le istruzioni si trovano qui) tra cui la Croce Rossa USA, il WWF, Oxfam e Unicef, ma in prospettiva l'idea è di diffondere il pulsante in ogni pagine di qualunque associazione non profit che lo richieda. Attraverso la nuova funzione, il donatore può scegliere l'importo da versare, inserire i dati della carta di credito e donare con un clic, e poi ovviamente condividere subito sul proprio diario la buona azione.
"Speriamo che in questo modo le donazioni crescano", ha dichiarato il team di Facebook in un comunicato, "attraverso gli inviti e l'esempio degli utenti nei confronti dei loro amici". La condivisione, un vero mantra per il social network, sembra essere anche molto importante per le non profit: secondo uno studio della piattaforma di donazioni online Blackbaud, la propensione a donare aumenta di 200 volte in ciascuno di noi se una determinata causa ci viene presentata da un amico. Altra notazione importante è che il 100% della somma decisa dall'utente andrà all'associazione prescelta, e un'email riepilogherà la donazione effettuata, come promemoria anche ai fini fiscali. 
 

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.