Sostenibilità

Non solo assicurazioni Gli automobilisti sempre più tartassati

Intervista al direttore di «Quattroruote», Mauro Tedeschini

di Redazione

di Francesco Dente
«Se diamo un’occhiata ai bilanci preventivi dei Comuni italiani, scopriamo che molti si sono imposti dei budget di introiti dalle multe in crescita del 25% rispetto a quello dell’anno scorso. In teoria, semmai, un Comune dovrebbe proporsi di ridurre gli importi perché questo significherebbe che è riuscito a migliorare il comportamento dei cittadini al volante». Mauro Tedeschini, direttore del mensile Quattroruote, la bibbia degli appassionati di auto, punta il dito contro le multe inflitte per far cassa da parte delle municipalità. Vere e proprie gabelle occulte che salassano i cittadini. Quasi non bastassero tasse, imposte e soprattutto il costo dell’assicurazione.
Consumers’ Magazine: Direttore, gli automobilisti italiani sono una categoria di tartassati?
Mauro Tedeschini: Sì. C’è la tentazione, specie da parte delle autonomie locali, di rifarsi sugli automobilisti per i tagli subiti nei trasferimenti statali. L’auto è la leva più facile e immediata per fare soldi. Penso alle addizionali sulla benzina, all’inasprimento dell’Imposta di trascrizione provinciale (Itp), alle multe per eccesso di velocità fatte anche dai più piccoli campanili d’Italia. Il punto è che i Comuni non perseguono degli obiettivi di dissuasione – una scelta in sé giusta – ma soprattutto di budget. Credo servirebbe maggiore attenzione da parte dei prefetti. C’è la norma che prevede l’utilizzo di parte degli introiti delle multe per interventi tesi a migliorare la circolazione stradale. Ma chi controlla? Non è facile scoprirlo tra le poste aggregate dei bilanci comunali.CM: Teme che con il federalismo possano aumentare le gabelle?
Tedeschini: Bisogna attendere l’attuazione per valutare cosa comporterà. C’è stato nel passato il trasferimento di alcune arterie dall’Anas alle Regioni ma non si è trattato di un passaggio indolore. Il provento del bollo dell’auto va alle Regioni ma non c’è chiarezza in materia. Ricordo anche che c’era stata l’idea del presidente del Consiglio di abolirlo entro metà legislatura, ma non s’è visto ancora niente. Si promette sempre di abolire quelle tasse che vanno ad alimentare le finanze di altri enti, ad esempio le Regioni, mai quelle che sostengono i conti del livello di governo di chi le annuncia, in questo caso lo Stato centrale.CM: Che cosa resta della liberalizzazione delle assicurazioni?
Tedeschini: Non mi sembra che abbia sortito grandi effetti. Ho la sensazione, anzi, che si voglia tornare indietro. Credo, tuttavia, resti soprattutto la norma introdotta da Bersani che consente a un figlio, ad esempio, di usufruire della classe di merito del padre. CM: Vede di buon occhio le assicurazioni on line?
Tedeschini: Assolutamente sì. Se una persona è in grado di declinare bene la propria offerta e di capire esattamente cosa gli conviene, credo debba farla. C’è chi ha stampato il preventivo e, dopo averlo mostrato alla sua agenzia tradizionale, è riuscito a spuntare prezzi migliori. Certo non è vantaggiosa per i neopatentati: rischiano di pagare di più visto che non rientrano nel target delle assicurazioni online.CM: È favorevole alla scatola nera, il meccanismo per registrare gli spostamenti che le assicurazioni propongono di installare in cambio di una sforbiciata alla polizza?
Tedeschini: Se l’automobilista non ha nulla da nascondere: ad esempio, che corre ingiustificatamente o che guida per troppe ore, ben vengano la scatoletta e gli sconti. L’apparecchietto, inoltre, registra i comportamenti in caso di incidenti. Il cittadino onesto vittima di un incidente e che intende collaborare ha nella scatola nera uno strumento utile alla ricostruzione della dinamica. Credo potrebbe essere utile anche per risparmiare soldi in quelle regioni, come la Campania, in cui c’è un pregiudizio nei confronti dell’automobilista e, di conseguenza, un rincaro eccessivo dell’assicurazione. Chi accetta di sottoporre a controllo il suo comportamento alla guida potrebbe alleggerire così i costi.


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