Non profit
Non si confonde “Vita” con “Diva”
Dovevamo 4 milioni di euro alla famiglia Gheddafi, invece no
di Maramao
Oggi le agenzie di stampa avevano battuto questa incredibile notizia:” I figli del leader libico Gheddafi, Motassin e Saif Al Islam, hanno dato mandato ai loro legali di citare in giudizio civile due organi di stampa (Il Corriere della Sera e Vita) che nei mesi scorsi avevano raccontato i loro presunti flirt, rispettivamente con l’ex miss Italia, Francesca Chillemi e con un’attrice della tv israeliana. E’ stato l’avvocato Edmondo Zappacosta, a presentare l’atto di citazione mediante il quale i figli di Gheddafi chiedono un risarcimento danni ‘non inferiore ai quattro milioni di euro”.
Oddio, ci siamo detti in redazione, ma come è possibile? Come è possibile che su Vita siani apparsi i gossip relativi a due degli otto figli del leader libico? Nella citazione, infatti, Saif Al Islam uno dei figli, parlava di un articolo che sosteneva di come lui facesse coppia fissa con la bionda Orly Vainerman denominata “la Valeria Marini israeliana”. Un altro figlio, Motassin, segnalava un altro gossip riguardante un suo flirt con Francesca Chillemi.
Solo pochi minuti fa le agenzie rilanciavano una precisazione: “E’ il periodico ‘Diva’ e non ‘Vita’ il giornale querelato dai figli di Gheddafi. Come hanno precisato gli stessi difensori, l’errore e’ stato provocato da una errata indicazione nella trascrizione del nome del quotidiano depositata in Tribunale civile per sollecitare un risarcimento danni in seguito alle pubblicazioni di notizie che gli stessi Gheddafi definiscono offensive per la loro persona”.
Vogliamo tranquillizzare tutti, dei figli di Gheddafi e dei loro flirt: non ce ne importa nulla.
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