Non profit

Non profit di destra? Succede

Riccardo Bonacina risponde ad un lettore sul rapporto tra il mondo del volontariato e la destra italiana.

di Riccardo Bonacina

Caro direttore, comprendo la necessità di tentare percorsi inediti per estendere le reti operative del Terzo settore, ma trovo sorprendente la scelta di cercare tra le pieghe del neofascismo qualcosa di affine alla cultura del Terzo settore. ?Trend. Il non profit di destra?, un occhiello che riesce a mortificare anche i più tolleranti. Se però ?Trend? intendesse suggerire una tendenza, dovremmo leggere un rilievo di carattere sociologico che, escluso Vita, fortunatamente nessuno segnala. Sarebbe poi curioso comprendere dove l?universo culturale della nuova destra trovi affinità con il non profit: egualitarismo? Solidarietà? Diritti di cittadinanza? ?Gli hobbit di Bari?? Un titolo raccapricciante, se teniamo in considerazione che i primi hobbit nostrani sono stati i campi paramilitari camuffati da campeggio estivo di Ordine nuovo e del Fronte nazionale, ai quali prendevano parte gli imputati per strage Freda, Ventura, Delle Chiaie. Dunque a Bari si replica? L?articolo inizia con un bel «Ma chi l?ha detto che la cultura è di sinistra?» Che squallore! è più di 20 anni che la nuova destra tenta di darsi una veste culturale continuando ad affermare i valori di cui è portavoce: da Evola a Tarchi, che i neofascisti baresi citati nell?articolo forse staranno ri-scoprendo, le eclettiche elaborazioni neofasciste hanno tentato di appropriarsi dei più svariati autori, guarda caso anche a partire dal filone fantasy quindi Tolkien, per poi arrivare ad affermare i noti valori che nell?universo del darwinismo sociale, ovvero nell?anti-liberismo citato nell?articolo (già, ma a favore di quale modello economico?), nell?anti-materialismo citato nell?articolo(già ma a favore di quale concezione dell?uomo sociale?) e nell?anti-globalizzazione citata nell?articolo(già, ma a favore di quale modello sociale?), affondano le proprie radici: ma quale non profit di destra, stiamo scherzando? Caro direttore, già i tempi sono quello che sono: è troppo chiedere un po? più di attenzione, per favore? Renato Pellegatta, email Caro Pellegatta, nel breve articolo di Mara Mundi (30 righe) ho contato sei voci interpellate e sei ottime notizie. Insomma, è un buon articolo di cronaca che abbiamo commissionato alla nostra corrispondente pugliese, pensi un po?, dopo una segnalazione dell?Arci. Questo è il nostro lavoro, raccontare cosa succede, e Mara lo ha fatto bene. Se una delle voci interpellate dice «Ma chi lo ha detto che la cultura è di sinistra?», noi siamo abituati a riferire senza cambiare mossi da pregiudizi ideologici. Nella sua lettera, invece, quanta ideologia, caro Renato! Guardi la realtà, se vuole davvero cambiarla. Questa è l?unica forma di attenzione necessaria.


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